ACQUA IN BOTTIGLIA, LE CONCESSIONI FRUTTANO AI COMUNI 800MILA EURO



LECCO – 801.891,93 euro è quanto sarà ripartito tra i Comuni valsassinesi dai canoni delle concessioni acque minerali e termali. Quattro sono i paesi sede di sorgenti e impianti di acque minerali (Introbio, Pasturo, Primaluna, Taceno) e 15 quelli ricadenti nel bacino di alimentazione delle fonti.

Questi fondi dovranno essere utilizzati per la realizzazione di progetti, interventi, ricerche e studi sovracomunali rispondenti a obiettivi di tutela, riqualificazione e difesa dei corpi idrici e delle risorse idrominerali e termali, nonché per investimenti di compensazione ambientale, riassetto idrogeologico, manutenzione alvei fiumi, regimazione acque.

Il 60% dei proventi (pari a 481.135,16 euro) viene messo a disposizione dei quattro Comuni sede di concessione (Introbio, Pasturo, Primaluna, Taceno): a seguito di un accordo con questi municipi, la Provincia di Lecco ha ritenuto di assegnare il 50% della quota ripartito in parti uguali, il 50% suddiviso proporzionalmente in base ai litri di acqua minerale imbottigliata.

Il restante 40% dei proventi (pari a 320.756,77 euro) viene messo a disposizione della Comunità montana Valsassina Valvarrone, Val d’Esino e Riviera per la redazione di progetti/interventi/ricerche/studi sovracomunali a favore dei 15 Comuni ricadenti nel bacino di alimentazione delle fonti, come individuati dalla delibera di Giunta provinciale 171 del 5 giugno 2012: Vendrogno, Parlasco, Cortenova, Barzio, Moggio, Casargo, Margno, Crandola Valsassina, Cassina Valsassina, Cremeno, Ballabio, Taceno, Introbio, Primaluna, Pasturo.

Le somme verranno impegnate dalla Provincia di Lecco a favore degli enti interessati dopo l’approvazione del rendiconto di gestione 2018 e del bilancio previsionale 2019/2021 ed erogate in parte ad avvenuto affidamento dei lavori, in parte ad avvenuta realizzazione dei progetti e degli interventi.

“Ancora una volta – commentano il presidente Claudio Usuelli e il consigliere provinciale delegato al Bilancio Giuseppe Scaccabarozzi – la Provincia di Lecco ha voluto esercitare il proprio ruolo di Casa dei Comuni, coinvolgendo le quattro amministrazioni interessate e definendo insieme a loro l’accordo. Inoltre abbiamo voluto coinvolgere anche la Comunità montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera in quanto ente di prossimità del territorio per definire progetti concreti riguardanti anche gli altri Comuni, evitando la distribuzione a pioggia di queste risorse. Un ringraziamento particolare al consigliere provinciale Antonio Pasquini, che ha collaborato attivamente per la definizione di questo accordo”.

 

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