BARZIO – Anticipazione esclusiva di Valsassinanews in ambito elettorale: sarà Giovanni Arrigoni Battaia, ingegnere edile 52enne residente a Barzio, lo sfidante del sindaco uscente Andrea Ferrari per la carica di primo cittadino della ‘Perla dell’Altopiano’.
Artefice del movimento di opposizione al governo di lunga durata di Ferrari (due mandati dal 2009 a oggi) è l’ex sindaco di Moggio Umberto Locatelli che – dicono i bene informati – sta coagulando intorno al nome nuovo un gruppo in parte “rodato” di candidati.
La lista che appoggerà Arrigoni Battaia si basa infatti su quella già sconfitta in passato e guidata dal veterinario Paolo Bianchi; con quest’ultimo, i “soliti” ovvero le consigliere dimissionarie col loro capogruppo, Barbara Locatelli e Giovanna Piloni.
I tre abbandonarono in forte anticipo e con un certo clamore i loro posti in consiglio comunale, a maggio del 2018 dunque oltre un anno prima delle nuove elezioni. Un “Aventino” legittimo ma non compreso da tutti, nel paese montano.
Intorno al gruppo di minoranza, altri nomi che circolano per la sfida a “Nuova Barzio” di Ferrari: l’ex sindaco Fabio Canepari, l’altro ex amministratore Davide Corbella e poi ancora Adolfo Arrigoni e un villeggiante milanese.
Più discrezione “dall’altra parte della barricata” ovvero nella lista che supporterà ancora una volta Andrea Ferrari. Qui si parla di una conferma di alcuni elementi attuali della Nuova Barzio, con l’inserimento di qualche nome nuovo e un numero di candidati già congruo per affrontare la competizione elettorale.
Interessante sottotraccia nella formazione dei gruppi destinati a scontrarsi nelle urne il prossimo 26 maggio, la potenziale “spaccatura” all’interno delle Contrade di Barzio – con nomi, simpatie e candidature vere e proprie probabilmente in antitesi. Infine, la parità di genere “costringe” alle cosiddette quote rosa le liste in gara: anche a Barzio è scattata allora una autentica “caccia” alla candidata donna, per entrambe le formazioni oggi in fase di costruzione.
RedPol