IL DAE IN MONTAGNA E NEI RIFUGI È STRATEGICO, LA SERATA DEL SOCCORSO ALPINO



BARZIO – Martedì sera a Barzio c’è stato un convegno organizzato dalla stazione Valsassina e Valvarrone del Soccorso alpino sull’utilizzo del defibrillatore DAE in montagna, con una particolare attenzione al suo utilizzo nei rifugi. All’incontro hanno partecipato anche numerosi rifugisti della Valsassina, con la presenza della presidente Anna Bortoletto (rifugio Grassi).

I sanitari del Cnsas, tra cui la responsabile del progetto PAD (Public Access Defribrillation) dell’AAT – Azienda territoriale di Lecco, Paola Vergani, hanno approfondito le normative sull’utilizzo, l’istallazione e la custodia dei defibrillatori nei rifugi. Il Soccorso alpino ritiene strategica l’istallazione di questi sistemi “salvavita” nei rifugi del territorio, perché in certi casi sono in grado di fare la differenza, come per un malore che può colpire un escursionista di passaggio nelle vicinanze.

La serata si è conclusa con la testimonianza di un introbiese, il cui padre, due anni fa, è stato salvato da alcuni soccorritori proprio grazie all’utilizzo del defibrillatore DAE lungo la strada che conduce in Val Biandino, in occasione della festa della Madonna delle Nevi del 5 agosto.

 

 

 

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