MOGGIO – Appena 31 anni (ne farà 32 giusto a cavallo delle elezioni) ma già un decennio in consiglio comunale, vicesindaco nell’ultimo mandato. Andrea Corti, ingegnere che esercita la libera professione, sarà il candidato sindaco della civica che esprime la continuità “di governo” a Moggio ormai da lunghi anni.
Ma come sarà la lista (presumibilmente la sola in competizione anche stavolta) che si appresta a guidare?
“Alcuni nomi nuovi, qualche conferma e in assoluto una bella squadra – ma sempre nel segno di quel lavoro che prosegue da decenni dopo l’amministrazione di Graziano Combi, prima ancora di Umberto Locatelli per arrivare a Giuliano Locatelli”.
Lista unica, quindi necessità di ottenere il famoso quorum. Preoccupato?
“No, Moggio da tempo va alle urne con un solo gruppo da votare e puntualmente il famoso 50%+1 viene raggiunto. La cosa non ci spaventa, anche perché stavolta ci sono pure le Europee – che non saranno elezioni così attraenti ma comunque un minimo di traino lo dovrebbero aggiungere”.
Veniamo al programma: dovendo indicare UN tema su tutti per i prossimi 5 anni?
“Certamente Artavaggio, il suo sviluppo. Il nostro è un paese a vocazione turistica e la località in quota rappresenta un po’ il fiore all’occhiello dell’offerta di Moggio, unitamente ai programmi specifici di intrattenimento durante la stagione”.
Infine la domanda ‘cattiva‘: lavorando a Milano, riuscirà a dedicarsi all’attività da primo cittadino?
“Nel mandato che si sta concludendo sono vicesindaco e assessore, proprio al turismo; non ho mancato praticamente mai un consiglio comunale e ho seguito costantemente le cose del Comune. Se venissi eletto nella nuova veste, garantisco presenza e attenzione”.
RedPol