INTEGRARTI N°4: LO SPORT. CALCIO IN AFRICA, CRICKET (MA NON SOLO) IN PAKISTAN, E KARATE… AL CINEMA



INTEGRARTI è il nome scelto per la festa del 29 giugno scorso nel cortile del C.a.s. alle Casere di Maggio e seguendo quella intuizione si è voluto utilizzare lo stesso titolo per questo giornalino. Poche pagine, ma realizzate interamente dalla piccola redazione della classe di italiano del C.a.s. di Cremeno, nelle quali però diviene realtà una sfida che i ragazzi hanno accettato pur non celando timori e incertezze. L’idea di un giornalino del Centro è partita dalla cooperativa Tre Fontane (grazie alla direzione di Giuseppe Ranù e Federica Passaseo) ed è stata accolta da Valsassinanews e dal suo editore IperG mettendo a disposizione competenze e mezzi.

Il quarto numero di Integrarti è interamente dedicato allo sport, con una riflessione sul calcio, in particolare quello del Gambia, la scoperta del cricket, disciplina inglese che ha conquistato le ex colonie, e la visione commentata di Karate Kid, film cult degli anni ’80. 

 

NAWECTAN E ZONAL, IL CALCIO IN GAMBIA
E LE DIFFERENZE CON L’ITALIA

La squadra di calcetto del Cas che arrivò alle finali nazionali Uisp 2016

Mi piace giocare a calcio, perché nel mio paese, il Gambia, è il nostro sport nazionale preferito. Ho iniziato a giocare a calcio sulla strada a sei o sette anni. Ogni pomeriggio dopo la scuola io e altri ragazzi raccogliamo un altro amico per andare a giocare a calcio sulla strada. È cosi che tanti giocatori professionisti hanno iniziato a giocare.

A tutti bambini del Gambia piace giocare a calcio perché il nostro sogno è prendere per la nostra squadra nazionale la coppa africana delle nazioni e la coppa del mondo. La nazionale del Gambia però non è mai andata alla coppa d’Africa e ai mondiali. Nella storia del calcio del Gambia il record risale al 2005 quando la nostra nazionale ha vinto una coppa d’Africa con giocatori di meno di 17 anni. In Perù abbiamo fatto un’altra storia del calcio e il Gambia ha vinto contro il Brasile 3 goal a 1.

Ousman Jallow con la maglia dell’HJK Helsinki

Nel Gambia abbiamo un famoso giocatore come Jatto Ceesay. Dal 1999 al 2004 anche Jatto inizia a giocare sulla strada e diventa calciatore professionista. Nel 2005 iniziamo a vedere un altro famoso talento, lui si chiama Ousman Jallow. Anche lui ha iniziato a giocare a calcio sulla strada e dopo è diventato un giocatore nella squadra della scuola.

Jallow è anche diventato un giocatore “nawectan“. Nawectan significa “pioggia” in wolof. Durante la stagione delle piogge infatti giochiamo a un torneo chiamato “nawectan nel nawectane”. Tutti i piccoli paesi nella città selezionano loro squadra per il “nawectan”. Quando la stagione del torneo di calcio è finita, la città seleziona i giocatori migliori per rappresentare la comunità in un altro torneo chiamato “zonal“. “Zonal” significa “città contro città”. È l’evento più popolare per il calcio del Gambia.

Tante persone hanno iniziato a vedere il calcio di Ousman Jallow nel “zonal”. Dopo “zonal”, Jalloew divenne un calciatore di serie A nel Gambia per una grande squadra. La squadra si chiama Walidan. Diventa anche capitano nella nazionale under 17. Nel 2005 diventa calciatore internazionale nel Finland Helsinki.

Attualmente abbiamo visto molti calciatori di strada del Gambia in serie A in Italia, uno come Omar Colley nella Sampdoria, Lamin Jallow nel Chievo Verona e Musa Barrow nell’Atalanta di Bergamo.

Ora ho esperienza per dire che non mancano buoni giocatori del calcio senior del Gambia, ma non siamo in grado di raggiungere la coppa africana e la coppa del mondo. Il problema è che la G.F.F. (Federazione Calcio del Gambia) non sta mettendo fondi che possono aiutare la nostra nazionale. Il calcio è tutto di finanza, per comprare buon materiale da calcio e formare allenatori, e per fare un calcio accademico per i bambini piccoli. Questo di diverso ho visto tra il calcio in Gambia e il calcio italiano. In Italia hanno buoni materiali, imparano il calcio in “scuole di categoria di alto livello”, e hanno buoni allenatori. Queste cose contato molto nel calcio.

Bubacarr

 

CRICKET, HOCKEY, KABADDI E BOX.
GLI SPORT NAZIONALI IN PAKISTAN

Partita di cricket a Barzio nel 2016

In Pakistan ci sono tanti sport cricket, hockey, pallavolo, kabaddi, ma lo sport preferito è il cricket. Però non tutte le persone giocano a cricket.

Il cricket e nato nel 1550 quando gli inglesi sono andati in Pakistan. Loro hanno insegnato il cricket. Prima gli inglesi giocavano in Inghilterra poi hanno portato questo sport in Asia. L’hockey è nato in Pakistan e poi è arrivato in Europa.

Il più bravo giocatore al mondo è in India , lui si chiama Virat Kholi. Il più bravo giocatore pakistano è Waseem Akrim e dopo Shaid Afridi e dopo anche Shoaib Akhtar. Si gioca in due squadre con 11 persone. Ci sono 3 arbitri.

La squadra più forte è l’Australia, ha vinto cinque volte il Campionato del mondo, seconda l’India. Il Pakistan è forte ma ha vinto una volta sola, nel 1992 contro l’Inghilterra. In Pakistan tanti uomini giocano a cricket ma anche donne e altre persone commentano. È lo sport nazionale: a scuola giocano a hockey e kabaddi, fuori imparano il cricket.

In Pakistan c’è anche la box, tante persone guardano questo sport in tv perché il campione del mondo è Pakistano, lui è molto forte, si chiama Amir Khan.

DATE IMPORTANTI

CRICKET:
1550: Nasce il cricket
1611: Si gioca lanciando dal basso,dal 1970 lanciando da sopra
1611: 4 lanci, 6 lanci nel 1890, 8 lanci nel 1922
1947: 6 si torna a 6 lanci

HOCKEY:
1971: Prima Coppa del Mondo del Pakistan, Pakistan-Spagna 1-0
1978: Seconda CdM del Pakistan, Pakistan-Paesi Bassi 3-2
1982: Terza CdM del Pakistan, Pakistan-Germania 3-1
1994: Quarta CdM del Pakistan: Pakistan-Paesi Bassi 4-3

KABADDY:
Nasci in India. È famoso in Asia, molto famoso in Pakistan.
1964: Nasce la Pakistan Kabaddi Federation.

Lavoro svolto dal gruppo classe L, a maggioranza pakistana. Ali, Waquas, Nadeem

 

CINEFORUM AL CAS: KARATE KID
E IL PENSIERO PRIMA DELLA PANCIA

Karatekid è una storia di una donna e di suo figlio che si chiamava Daniel-San. Vivevano prima a San Francisco, loro si sono trasferiti in un altro paese. Era difficile per Daniel incontrare le persone diverse. Un giorno è andato alla spiaggia con il suo vicino di casa e a certo punto ha incontrato Ali, una ragazza molto bella. Quando si sono avvicinati c’è stata subito intesa e Daniel si è innamorato il primo giorno. Ali aveva una storia con un altro ragazzo di nome Johnny che faceva il karate e era forte. Quando Johnny ha visto che la sua ex ragazza aveva messo il suo sguardo su qualcun altro è diventato geloso e tutti e due hanno litigato. Daniel ha fatto un grande errore a venire a difendere Ali e Johnny è diventato furioso e ha picchiato Daniel. Cosi Daniel è voluto diventare più forte ma non sapeva come fare.

Allora la fortuna è stata con lui perché un grande maestro del karate abitava giusto vicino a lui. Ascoltando gli insegnamenti del maestro ha capito che il karate era per difendersi non per combattere. Il maestro ha osservato che Daniel all’inizio non aveva la pazienza, ma aveva una grande volontà di imparare. All’inizio per Daniel non aveva un senso fare le cose che diceva il maestro, come pulire, dare la cera, e pensava di perdere il suo tempo ma non ha mai mollato perché la sua volontà era più forte. Poi si sono resi conto che la pazienza aveva portato i frutti e ha visto che ogni cosa che imparava era necessaria per difendersi e per avere una sicurezza. Daniel aveva la fiducia nel suo maestro. È stato fissato un programma per un torneo e ogni scuola gareggiava con altre scuole. All’inizio Daniel ha perso, ma poi alla fine ha vinto.

Dagli insegnamenti del maestro, Daniel ha capito che il karate è una disciplina con le regole della tolleranza e non della violenza, della difesa e non dell’attacco. Il maestro di Daniel diceva che il karate deve essere l’ equilibro di tre cose: il karate è testa, il karate è cuore, karate non è pancia.
È importante che prima di fare un’azione, non dobbiamo usare solo istinto, ma pensare.

Achille

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INTEGRARTI
Realizzato in collaborazione con Valsassinanews.com
Edito da IperG srl.
Direttore Sandro Terrani. Coordinatore redazionale Cesare Canepari.
In redazione Achille, Bubacarr, Ali, Waquas, Nadeem.

 

 

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