“Volevo precisare – afferma l’autore della mail giunta oggi alla nostra redazione – che il signore si è presentato sul luogo in stato alterato, accusando i presenti di averlo offeso, cosa assolutamente non accaduta. I ragazzi presenti più volte hanno fatto notare all’uomo di non averlo mai menzionato e di non averlo nemmeno visto in precedenza. Il soggetto ha urtato una delle ragazze presenti e i ragazzi hanno chiesto gentilmente di allontanarsi“.
Dovere di cronaca citare le testimonianza che riceviamo, anche se quel “gentilmente” pare stridere con quanto segue: “L’uomo ha perso le staffe gridando e minacciando i presenti. Di lì a poco si è avventato verso uno di loro spingendolo e minacciandolo. Nel diverbio ha ricevuto un colpo perdendo l’equilibrio, anche grazie alla scarsa lucidità, cadendo a terra e battendo la testa. Per questo motivo si è deciso di allertare la croce rossa ed i ragazzi in primis hanno prestato soccorso all’uomo (che non è mai stato in pericolo di vita). Dopo poco l’uomo si è alzato allontanandosi e, solo dopo l’insisteza dei presenti, ha deciso di acconsentire alle cure dei sanitari accorsi“.
Il testimone che ha scritto a VN conclude così: “La mattina successiva il ragazzo coinvolto si è recato a casa dell’uomo per sincerarsi delle sue condizioni. L’uomo stesso ha tranquillizzato il giovane dicendo di star bene e che non era successo nulla di grave. I due si sono chiariti e la storia si è conclusa“.
Questa dunque la versione ricevuta dal nostro giornale. Sulle condizioni della persona che sarebbe stata alticcia e comunque ha avuto la peggio in questo episodio di cronaca, confermiamo quanto riportato da fonti ufficiali (in primis AREU e Croce Rossa, ma non solo), ovvero la prima valutazione di “codice rosso“, successivamente converuta in “giallo“, colore corrispondente a un giudizio sanitario di “condizioni mediamente critiche”.