CASARGO – Saluta per candidarsi primo cittadino a fine maggio Antonio Pasquini, esponente della lista di centro destra “Libertà e Autonomia” e consigliere provinciale appunto uscente. Domenica il rinnovo del ‘parlamentino’ di Villa Locatelli, nel quale dunque mancherà un rappresentante della Valsassina. Che spiega situazione e prospettive nell’intervista pubblicata di seguito:
Non si ricandida lei che è stata una delle figure più attive nel consiglio provinciale, come mai?
In primo luogo perché a maggio sarò impegnato su altri fronti e ad aprile dovrò dimettermi da consigliere comunale a Crandola per candidarmi a sindaco, fra le tante storture della legge Delrio questo avrebbe creato qualche dubbio interpretativo in quanto elezioni di secondo livello.
La Valle non rischia di perdere una voce a Villa Locatelli?
No, se tutti ragioniamo in termini di sistema Valsassina e non di appartenenza politica/partitica o per semplice simpatia. Ogni sindaco, consigliere quando si troverà in mano la scheda spero che capisca l’importanza di non perdere l’opportunità di avere un punto di riferimento in provincia. Vede, la scelta di candidare in Provincia il sindaco di Crandola Matteo Manzoni è nata principalemente dal fatto che era uno dei pochi sindaci che non andavano al voto a maggio. È fondamentale dare continuità amministrativa se si vuole lavorare nell’interesse del territorio. Ieri c’era Antonio, domani speriamo Matteo e fra due anni un altro sindaco o consigliere della Valsassina o Valvarrone, l’importante è che un territorio fragile come il nostro sia rappresentato; non è importante chi ci sia, ma qualcuno ci deve essere. Ci sono già le elezioni nazionali ed europee per dividerci, almeno qui cerchiamo di mostrare compattezza. La lista Libertà e Autonomia nasce proprio con questo spirito per rappresentare i territori, non per dividerli ed è l’unica lista che può aspirare a mandare un rappresentante valsassinese a Villa Locatelli.
È tempo di bilanci….
Non mi parli di bilanci, quelli della Provincia sono sempre tristi. Tre anni fa le province erano al collasso finanziario e qualcuno stava già suonando le campane a morto, e pochi avrebbero scommesso che saremmo durati. Oggi la situazione è decisamente migliorata, abbiamo approvato un bilancio pluriennale a fine marzo, con investimenti importanti sulle nostre strade e sulle nostre scuole, non dimenticando l’importanza di ‘curare’ il territorio – mi riferisco, ad esempio, agli 800.000 mila euro derivanti dai canoni idrici che andranno ai Comuni della Valsassina, ai tanti piccoli interventi di manutenzione previsti. Due anni passati a rincorrere parecchie emergenze, evitando il collasso viabilistico e risolvendo situazioni bloccate da anni: penso al Ponte sulla Rossiga a Cortenova, alla strada franata fra Margno e Crandola, ai contributi per l’acquisto di pullman ecc…
Qualcosa da rimproverarsi?
Si, non mi piace girare attorno alle questioni ma, non per causa nostra, gli interventi su alcune strade come la Pagnona-Valvarrone in località Gallino o la Parlasco-Esino e la Sp 72 sul lago hanno avuto delle tempistiche inaccettabili. Se avessimo delle risorse nostre potremmo intervenire subito, e invece appena succede una frana dobbiamo andare in Regione (e meno male che veniamo ascoltati) per iniziare l’asfissiante trafila burocratica. Mi rimprovero anche qualche limite di velocità di troppo che appena fatti gli investimenti necessari toglieremo.
Come vede il futuro?
Sono un ottimista di natura, quindi vedo un futuro decisamente meglio degli anni appena trascorsi, ma serve un grande “piano Marshall” di manutenzione sulle strade sue due livelli:
-il primo livello sulle provinciali: la strada della Valvarrone, il collegamento che porta alla culmine di San Pietro (ogni volta che incontro il sindaco di Cassina mi sento in imbarazzo) e la Bellano Taceno
-il secondo livello sulle strade statali: la Lecco-Bergamo e le direttrici che portano a Milano: la SS 36 e il collegamento alla tangenziale est. A breve verranno inaugurate due opere importanti come il ponte di Annone e la ciclabile di Abbadia. Ecco, niente inaugurazioni né taglio dei nastri, il prossimo consiglio provinciale sia promotore invece di un tavolo permanente con tutti i livelli del territorio per spronare Anas a FARE PRESTO!
Un’altra importante battaglia sarà sul trasporto pubblico: questo territorio non può permettersi di subire altri tagli.
Tanta carne al fuoco…
La provincia di Lecco è un territorio unico nel suo genere per bellezza ed intraprendenza della gente, dinamismo imprenditoriale con un importante aumento del fatturato turistico quindi merita azioni condivise e incisive.