BARZIO – “Abbiamo discusso della fusione dei Comuni, dopo il dibattito avvenuto su VN, e la mia lista non la pensa come me. Avanti da soli, io ho dato”. Così, asciuttamente, Andrea Ferrari che da sicuro candidato sindaco (sarebbe stata la terza volta consecutiva) si fa da parte e abbandona la politica attiva.
Pomo della discordia dunque la questione del “Comune unico” – fortemente voluto da tre quarti delle amministrazioni dell’Altopiano, ma finora avversato proprio da Barzio, orgogliosamente arroccata su posizioni “autonome”. La dialettica interna al gruppo della ‘Nuova Barzio‘ ha visto prevalere la linea del dialogo, quella possibilista. E Ferrari, da sempre contrarissimo alla fusione con Moggio, Cremeno e Cassina, ha desistito – abbandonando la sua storica lista a meno di due mesi dal voto.
Fin qui le notizie certe; per il futuro del gruppo vincente da dieci anni in paese si aprono invece prospettive se non incerte quantomeno complesse.
Emerge per ora un nome alternativo a quello del borgomastro uscente: rientrato dalle “sirene” introbiesi (sembrava ‘arruolato’ nella lista di Adriano Airoldi), ecco il leader delle Contrade Luciano Canepari – che pare in grado di raccogliere consensi sia tra i reduci di ‘Nuova Barzio‘ sia soprattutto tra gli elettori.
Accanto a lui, qualche nome nuovo come quello di Francesco Villa in arte Franz, componente del popolare duo con Ale – che frequenta da tempo il comprensorio e si occuperebbe di manifestazioni e cultura.
Ma non mancheranno anche, garantiscono dal gruppo orfano di Ferrari, delle proposte innovative. A partire da quella di una ordinanza comunale per trasformare i giardini privati in parcheggi a pagamento (solo nei fine settimana di “assedio” degli sciatori).
Luccio Persichetti
NON AVESTE COMPRESO, SI TRATTA DI UN
PESCE D’APRILE!!!
BUON PRIMO APRILE. QUATTRO PESCI NEL MARE DELL’INFORMAZIONE IPERG