
LECCO – Urne chiuse a Villa Locatelli, eletti proclamati e una bella soddisfazione per la Valsassina – che riesce a portare in consiglio provinciale il sindaco di un Comune ‘piccino’, senza perdere la propria rappresentanza dopo l’uscita dall’assemblea di Antonio Pasquini.
E se allo storico alfiere della Valle in Provincia subentra il primo cittadino di Crandola Matteo Manzoni, c’è di che essere “territorialmente” lieti – al di là delle preferenze politiche.

Certo lo è Umberto Locatelli, responsabile valsassinese di Forza Italia tra gli artefici dell’elezione di Manzoni: “É stato un bel successo; pensavamo al pulmino ma serviva la corriera… E quindi, visto il risultato elettorale di domenica, ritengo doveroso e sacrosanto fare un ringraziamento a tutti i nostri consiglieri e in modo particolare ai sindaci e agli assessori che si sono adoperati perché fosse garantita un’alta partecipazione al voto provinciale. Anche stavolta è successo, dimostrando che se la Valle riesce a restare unita, può dire la sua. Infatti già solo con i voti dei valsassinesi Matteo Manzoni poteva risultare tra gli eletti. Candidato unitario ed inclusivo che è piaciuto, aspettiamo di vederlo all’opera e intanto auguriamo a lui ed agli altri consiglieri eletti un buon lavoro“.
Locatelli, l’evento è ancor più particolare considerato che si trattava di un voto “di secondo livello”, non aperto ai normali elettori ma soltanto agli amministratori locali…
“Vero è che l’elezione provinciale da qualche anno ha scarso appeal presso l’opinione pubblica. Considerato tra l’altro che il 75 % dei Comuni era a fine mandato e di conseguenza che anche i consiglieri comunali avevano finito il loro compito e che quindi le condizioni non erano le ideali per fare confronti con il passato. E invece no. É stato proprio un successo“.
Manzoni poi ha vinto quella sorta di “derby” valsassinese che lo vedeva in qualche modo opposto a un candidato della lista del PD (l’introbiese Elio Spotti, rimasto invece fuori dal consiglio).
RedPol