PASTURO – Prevedibile che la lettera pubblicata ieri da Valsassinanews accendesse la discussione. L’idea di un ipermercato sui piani di Pasturo divide tra favorevoli e contrari, tra toni più disfattisti e prese di posizione nette, e non manca chi propone ulteriori riflessioni. Innegabile tuttavia che la netta maggioranza delle opinioni sia contraria al complesso commerciale. Di seguito alcuni tra i commenti dei lettori, giunti in redazione o sui social di VN.
Daniela – Sono una vostra lettrice di Legnano con casa di vacanza a Barzio. Che bella la lettera di due donne a sostegno della spesa nei negozi locali! Davvero salvaguardiamoli: rapporti umani, prodotti di qualità, sapori. Noi compriamo nei negozi di Barzio e dintorni. Facciamo partire dalla Valsassina una rivoluzione a difesa del territorio. Se si apre un grosso centro commerciale a Pasturo, sembrerà di restare in città.
Silvia – Io vado tutte le settimane a fare la famosa “spesa grande” a Lecco in uno di questi famigerati Ipermercati, poi in settimana le piccole cose le acquisto in Valsassina, quindi per quanto mi riguarda, cambierebbe un gran poco. Purtroppo ognuno fa i conti con la realtà, in questi ipermercati, se si seguono le offerte, i prodotti si trovano anche a prezzi dimezzati rispetto a un negozietto, e che se ne dica, alla fine la gente è questo ciò che guarda: il prezzo. Il negozietto sotto casa è intimo, è genuino, è bello, sono la prima ad ammetterlo, ma fare la spesa completa x 4 persone lì, sarebbe impensabile. Bisogna essere realisti purtroppo.
Dal canto mio comunque, in quell’area avrei preferito una bella piscina! ????
Laura – Poco più avanti c’è un altro supermercatino, a Cremeno un altro e a Primaluna un altro… a cosa serve anche questo??? A fare chiudere quello più vicino? sono contraria!
Federica – Non è obbligatorio andare a far la spesa al Centro Commerciale, Si può anche continuare ad andare a comprare nei negozi.
Enrica – Anch’io sono un’assidua frequentatrice della Valsassina tanto che vado a fare spesa nei negozi di Introbio e Barzio. Li trovo ancora una dimensione umana che nei supermercati non c’è più. Spero proprio che per amore del dio soldo non si faccia.
Massimiliano – No assolutamente no. I centri commerciali Hanno già fatto abbastanza danni, creando debiti e facendo fallire attività sane.
Giusi – Secondo me se se ne parla è perché hanno già deciso il tutto. Purtroppo.
Lino – Sono contrario al 1000 x 1000 !!!!
Gianni – Si ok e una cosa giusta….!! però andate a Lecco nei supermercati a fare spesa?…ne sono convinto , chi vuole ci va lo stesso.. nei negozi. Dei paesi…
Laura – Aprono i supermercati, i negozi chiudono, le vie diventano buie, i paesi morti o dormitori, si appiattiscono i gusti.. E poi tante promesse prima dell’apertura: assunzioni, lavori stradali, mai rispettate nelle altre aperture.
Adriano – Addirittura danni inimmaginabili, come se i valsassinesi non sappiano ciò che più conviene a loro se un supermercato o un negozietto se ce’ offerta uno sceglie ….
Angela – Da ex commerciante concordo pienamente con le autrici della lettera. Le poche attività commerciali rimaste in valle sono quelle che aiutano a mantenere vivi i paesi. Purtroppo non tutti gli abitanti della Valsassina si rendano conto dell’importanza sociale di queste piccole attività. Se ne renderanno conto solo quando non ci saranno più e loro ne avranno bisogno perché saranno diventati anziani o avranno dei problemi e non potranno più guidare l’automobile. Speriamo che questa lettera faccia riflettere tutti.