BARZIO – Schietto, emozionato ma lucido e in gamba come sempre, don Alfredo Comi storico parroco ha ricevuto poco fa la cittadinanza onoraria di Barzio dalle mani del sindaco Andrea Ferrari.
“Oggi è una giornata provvidenziale – ha commentato il 93enne don -. Il 4 maggio ho fatto la mia prima comunione. Ringrazio il Signore. Grazie della cittadinanza che mi è stata donata; che non la meritavo non posso dirlo…”.
Belle parole in una sala comunale strapiena per il sacerdote che ha guidato per oltre quarant’anni la parrocchia barziese da parte del primo cittadino e dello storico Federico Oriani, ringraziato da don Alfredo.
“Ho amato intensamente la val Cavargna, ora amo intensamente la Valsassina e mi sono innamorato di San Giorgio”, ha detto ancora Comi ricordando l’intervento di restauro compiuto recentemente a Cremeno, voluto fortemente proprio da lui .
“Sotto al polittico ho fatto mettere i nomi dei miei genitori. Che fede che avevano. Allora eravamo in miseria, gli anni ‘30: eppure in seminario sono andato, sono cresciuto e sono diventato prete”.
“Sono prete ormai da 69 anni, ringraziamo il Signore per i nostri genitori, dei nonni. Ricordate di pregare per me – ha concluso don Alfredo – come dice Papa Francesco”.
In precedenza era stato ricordato come il parroco sia stato “Precursore dei tempi, ha promosso la nascita della biblioteca civica e di quella manzoniana. Ha promosso la fondazione di prestigiose realtà religiose; grazie alla tenacia di don Comi Barzio ha una scuola dell’infanzia fiore all’occhiello in provincia”.
I rappresentanti del Comune hanno anche evidenziato come “la procedura tecnica e amministrativa sia stata complessità perché per Barzio non si poteva dare la cittadinanza a un non residente”.
A. T.
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