DISPUTA SULL’ALPEGGIO, IL COMUNE DI CASARGO PERDE AL TAR



CASARGO – Sono finiti al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) della Lombardia il municipio di Casargo e Christian Caprioli, titolare dell’omonima azienda agricola, per via di una disputa relativa all’alpeggio Giumello-Chiaretto di proprietà del Comune dell’Alta Valle.

La questione gira intorno alla delibera di giunta n. 29 del 9 marzo 2018, con la quale è stata ri-aggiudicata la gestione dell’alpeggio stesso a un’altra impresa agricola, la “Fondrini Oscar“, che già vi aveva operato nel periodo giugno-settembre 2017. Successivamente, il Comune aveva indetto una nuova gara per l’affitto dell’alpeggio nel 2018, gara alla quale aveva partecipato solamente Caprioli. Ma poi la giunta Scarpa aveva deciso di aggiudicato l’alpeggio all’azienda Fondrini, “dopo che quest’ultimo ha manifestato la volontà di avvalersi del diritto di prelazione di cui all’art. 4-bis della l. n. 203/1982, richiamato dal bando”.

A quel punto Caprioli, “premesso di avere in precedenza manifestato al Comune il suo interesse ad esercitare il diritto di uso civico gravante sull’alpeggio in questione”, ha impugnato la delibera chiedendone la sospensiva per l’illegittimità sulla base di una presunta “errata interpretazione e applicazione della normativa in materia di uso civico e della normativa agraria”.

Il TAR della Lombardia ha dunque esaminato il ricorso, dando ragione all’imprenditore agricolo valsassinese: la sentenza condanna il Comune di Casargo, annullando la famosa delibera e imponendo il pagamento di 2.500 euro a titolo di spese legali.

> IL PRONUNCIAMENTO DEL TAR IN FORMA INTEGRALE 
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