VALSASSINA – Le elezioni politiche del 2 giugno 1946 furono le prime della storia italiana dopo ventennio fascista. Si votò per l’elezione di un’Assemblea Costituente e contemporaneamente si tenne un referendum istituzionale per la scelta fra Monarchia e Repubblica.
Ebbero diritto di voto tutti gli italiani, maschi e, per la prima volta, femmine, di almeno 21 anni d’età. Gli aventi diritto appresentavano il 61,4% della popolazione. Si votò per la proclamazione di un’Assemblea Costituente che avrebbe dato origine al nuovo corso istituzionale del Paese. I risultati confermarono la vittoria della Democrazia Cristiana, con il 35% dei voti popolari, e delle sinistre rappresentante da Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP) e Partito Comunista Italiano, che insieme raggiunsero complessivamente il 40% circa dei voti popolari ribadendo la tendenza elettorale dell’Italia post-bellica verso le formazioni di sinistra, che ottennero particolare consenso tra le masse operaie, mentre la DC fu votata soprattutto dalla classe media.
Ma in Valsassina a quei tempi, come fu l’esito della votazione? Siamo andati a spulciare tra i dati dell’archivio storico del Ministero degli Interni ed ecco una “mappa” politica della Valle del primo dopoguerra.
La Valle si è dimostrata al 63 per cento democristiana, al 21% socialista e soltanto al 3.35% comunista. La DC è andata molto forte in paesi come Morterone (che ai tempi aveva 161 persone con diritto al voto e alle urne sono andate in 130) con un 88.6% di voti democristiani, Premana (8 su 10) e Pagnona dove nelle votazioni ha raggiunto quasi il 74%. I socialisti invece hanno sfiorato il 40% soltanto Comune di Casargo, tenendosi su cifre tra il 20 e il 30% nel resto dei paesi della Valle (secondo i dati del Ministero, a quell’epoca, risultano soltanto 14 Comuni contro i 18 di oggi).
In contrasto con i risultati nazionali che hanno visto la vittoria della DC con un 35.21% dei voti, seguita dal PSIUP con il 20.68 e dal PCI con il 18.93, in Valle alcuni paesi hanno dato il voto in maniera massiccia al partito “Contadini d’Italia” che a livello nazionale non ha raggiunto lo 0.5%.
Così, a Casargo questo partito è stata la seconda forza con il 3.34 % dei voti, a Cremeno col 4.32 %, ad Introbio con circa il 9 per cento mentre a Parlasco la percentuale è arrivata addirittura al 34%.
IL VOTO NEL 1946
PAESE PER PAESE
|
DC |
PSIUP |
PCI |
BALLABIO |
65,8 |
15,69 |
8,38 |
BARZIO |
53,4 |
27,88 |
5,75 |
CASARGO |
50,8 |
36,83 |
6,11 |
CORTENOVA |
55,4 |
28,21 |
3,34 |
CREMENO |
78,1 |
13,23 |
1,35 |
INTROBIO |
61,4 |
25,86 |
1,71 |
MARGNO |
59,9 |
30,6 |
4,1 |
MORTERONE |
88,6 |
10,53 |
0 |
PAGNONA |
73,7 |
16,38 |
|
PARLASCO |
54,8 |
6,09 |
|
PREMANA |
80 |
15,92 |
|
PASTURO |
61,4 |
20,28 |
|
PRIMALUNA |
59,8 |
22,98 |
7,11 |
TACENO |
48,8 |
26,19 |
5,95 |
VENDROGNO |
60,9 |
24,75 |
7,71 |
TOTALE |
63.0 |
20.77 |
3.35 |
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