MILANO – Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (Sezione Seconda) ha respinto i ricorsi proposti da Umberto e Adalgisa Torre, fratelli proprietari della grande collina della Coldogna all’accesso del paese di Barzio, che chiedevano un maxi risarcimento e l’annullamento della parte del PGT barziese riguardante la loro proprietà, tra via Milano e la via privata Coldogna.
Qui come noto i Torre progettavano la trasformazione urbanistica della zona (con l’edificazione di un grande albergo con Wellness Center) ma prima il PGT del 2012 e successivamente il PLIS datato 2017 hanno bloccato le loro velleità.
Secondo la facoltosa famiglia milanese, “l’amministrazione comunale aveva individuato proprio nell’area di proprietà dei ricorrenti quella vocazione turistico-ricettiva di importanza strategica per la rinascita turistico-economica del territorio. In sede di adozione e approvazione del PGT, invece, tale area ha perso inspiegabilmente tale valenza strategica, parzialmente riconosciuta, ma con gli stringenti vincoli” di cui sopra.
Nel ricorso avanzato al TAR della Lombardia, i Torre hanno confermato la domanda risarcitoria, quantificando il danno in 1.237.000 euro. Ma il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto il ricorso su tutta la linea, con una recente sentenza in nove punti, il primo dei quali appare piuttosto definitivo:
1. Non occorre analizzare le eccezioni processuali sollevate dal Comune in quanto il ricorso principale è infondato nel merito.
Oltre un milione e duecentomila euro risparmiati dal Comune, dunque – anche se in realtà la lunga controversia (iniziata già nel 2013) è costata finora almeno diecimila euro alle casse del municipio barziese; cifra alla quale andranno aggiunte le ultime spese legali – quelle per il ricorso al TAR che la sentenza ha deciso siano “compensate“. Ovvero: ognuno si paga le sue.
Salvo ulteriori ricorsi (non escluso quello al Consiglio di Stato) insomma, la collina a iniziale uso agricolo e ora totalmente vincolata non verrà toccata e la “porta” di Barzio rimarrà verde e non costruita. All’epoca della realizzazione del PGT intorno alla vicenda si era scatenata una vera e propria “guerra santa”, con una petizione firata da centinaia di barziesi ma anche una polemica che aveva visto protagonisti pure dei pezzi da novanta della politica locale – schierati contro l’amministrazione di Barzio ritenuta eccessivamente “bloccata” nella difesa a oltranza dei prati della Coldogna.
RedAlt
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“DOSSIER COLDOGNA” – dall’archivio di Valsassinanews
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