BARZIO – Mancano due giorni alla settima edizione del Nameless Music Festival, la quinta barziese, e la Valsassina si prepara al tutto esaurito per far ballare a Pratobuscante oltre 40mila spettatori. Tre palchi per complessive 72 ore di musica elettronica, oltre 70 artisti, 15mila biglietti già strappati, e poi 110 stewards appositamente formati oltre agli uomini disposti dalla prefettura, telecamere di sicurezza, bus da Milano, Lecco e in rotazione dai parcheggi in zona (qui le info sui parcheggi).
A questo punto è tutto pronto nei piani tra Barzio e Pasturo per l’evento di punta della scena EDM italiana, e i primi appassionati sono già arrivati in Valle approfittando dei pacchetti vacanze in alberghi, appartamenti o in campeggio.
Matrimonio nato dalla felice intuizione di Alberto Fumagalli, Ceo di Nameless, e dell’allora sindaco Andrea Ferrari il quale offrì un’alternativa al festival costretto per diversi motivi a lasciare il capoluogo. La manifestazione in Valsassina ha trovato terreno fertile per imporsi sul palcoscenico dei festival europei, e creando per il territorio un indotto da 3 milioni di euro nel solo fine settimana dell’evento. Di questo e di altri aspetti economici legati al Nameless nella sua versione barziese si parlerà questa sera nella sala civica del Comune di Barzio, conferenza affidata ad Andrea Zampedri autore per l’Università di Trieste della tesi “Il contributo dei festival musicali al turismo: il caso Nameless – Un’occasione per la promozione della Valsassina”.
C. C.
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