BARZIO – Da tre a quattro giorni, il Nameless Music Festival 2020 aggiunge una giornata di musica e divertimento, e non se ne parla nemmeno di lasciare Barzio e la Valsassina, territorio che dà al Festival quel qualcosa che lo rende unico in Italia e lo avvicina alle realtà di successo in Europa e Stati Uniti.
La notizia a margine della serata organizzata dalla biblioteca comunale per presentare una tesi di laurea sul più importante evento di musica elettronica d’Italia, il Nameless. Presenti il Ceo del Festival Alberto Fumagalli e gran parte della nuova amministrazione – capitanata dal vicesindaco Paolo Bianchi, con i consiglieri Barbara Locatelli, Fabio Canepari e Davide Corbella -, è il patron della kermesse a giurare eterno amore a Barzio: il Nameless fa gola a tanti e corteggiamenti da altre città non sono mancati, ha ammesso Fumagalli, che però da Barzio non intende muoversi. “Rimarremo finché ci vorrete” è la proposta di Fumagalli. Subito accettata dai nuovi titolari di Palazzo Manzoni: “Avrai il nostro appoggio per altri dieci anni”. Riconoscenza a chi c’è stato prima, apertura per conoscere i segreti del Nameless e massima fiducia per crescere insieme negli anni a venire.
Nuovamente spente sul nascere dunque le voci di una separazione tra la Valsassina e un “carrozzone” capace di portare sul territorio una ricaduta economica di oltre tre milioni di euro e di fissare ogni anno il ricordo di Barzio in decine di migliaia di giovani.
Decine di migliaia e ancora in crescita: l’anno scorso venne toccata la cifra di 40mila partecipanti, la sfida per quest’anno è aggiungerne altri 5mila ma il sogno, da realizzare senza eccessiva fretta, è alzare di parecchio l’asticella con 90mila biglietti strappati. Numeri ambiziosi ma si sta già lavorando in quel senso, innanzitutto allungando l’evento: ufficiale infatti, il Nameless 2020 sarà di 4 giornate.
“Sappiamo di chiedere molto alla Valsassina – commenta Fumagalli dopo l’annuncio -, rinunciare a tre giorni di tranquillità, ma vorremmo che si percepisca quanto Nameless fa il territorio: alberghi e ristoranti sono soddisfatti, le case si riempiono anche se per pochi giorni, e su questo dovremmo lavorare insieme per stimolare i giovani a fermarsi più a lungo. Poi c’è il nome di Barzio promosso in tutta Italia insieme al Nameless”.
Cesare Canepari
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