Sono ufficialmente iniziate le grandi manovre per la prossima Serie A. Anche se i ritiri pre-campionato sono ancora lontani, il calcio è già entrato nel vivo. A imperare nei prossimi mesi, saranno come sempre, le trattative di mercato. Sono tantissime le squadre in massima serie alla presa con un maquillage, che potrebbe cambiare diametralmente la loro ossatura. Tra di esse anche tante big. Chi più, chi meno, chi per un motivo e chi per un altro, dovrà intervenire durante questi mesi estivi per cercare di andare all’assalto dello Scudetto 2019-2020. Un titolo che da 8 anni viene vinto in maniera interrotta dalla Juventus. E anche per la prossima stagione, Betway dà i bianconeri come i grandi favoriti della vigilia, quotandoli a 1.55, mentre la più diretta antagonista, l’Inter, è data a 6.00 e il Napoli a 6.50 (quote al 14 giugno 2019).
Nonostante i tanti trionfi conquistati nell’ultimo decennio, la Vecchia Signora ha deciso di cambiare. E la metamorfosi potrebbe essere di quelle clamorose, perché l’addio di Massimiliano Allegri dovrebbe fare da prologo all’arrivo di Maurizio Sarri. Sì, proprio l’ex tecnico del Napoli, che con la Juventus non era stato mai tenero, nemmeno a parole, e che ora sembra a un passo dall’approdare in panchina. Un cambio di filosofia totale, rispetto al modo di intendere il calcio di Allegri, che badava soprattutto al sodo, lasciando sovente delusi i buongustai del bel calcio. Sarri, invece, negli anni napoletani non ha certo brillato per i risultati ottenuti (nessun trofeo vinto), ma ha fatto spellare le mani a mezza Italia per lo spettacolo offerto in campo. Se davvero sarà lui il tecnico del futuro, allora, la Juve si sarà presa un bel rischio. Una sorta di tuffo nel buio, che nelle intenzioni della proprietà dovrebbe rendere ancora più internazionale il modo di giocare, per cercare finalmente di andare alla caccia della tanto agognata Champions League. Sarri pare aver incassato anche l’assenso di Cristiano Ronaldo, che sulle prime pareva non del tutto entusiasta dell’attuale allenatore del Chelsea.
Parlando di Sarri, non si può non pensare al Napoli, che a differenza della Juve, s’è tenuto stretto Carlo Ancelotti, facendo scattare la clausola che lo legherà al club azzurro per altri due anni. La stagione da poco conclusa non è stata esaltante, con un secondo posto in campionato molto distante dalla Juve e un quarto di finale in Europa League. La squadra e il tecnico, quindi, sono chiamati a un salto di qualità. Il primo anno è stato definito di conoscenza, ma ora tutti chiedono che la mano di Ancelotti cominci a farsi vedere sia in campo che in fase di campagna acquisiti. Il sogno al momento si chiama James Rodriguez, in rotta col Real Madrid che però non vuole saperne di farlo partire per meno di 40 milioni. Servirà tutta la diplomazia del procuratore Jorge Mendes e proprio di Ancelotti per cercare di strappare l’asso colombiano alle merengues, dove pare oramai chiuso.
Anche a Milano è cambiato tutto. L’Inter, che ha strappato di nuovo per il rotto della cuffia la qualificazione alla Champions, ha dato il benservito a Spalletti per cercare di fare le cose in grande con Antonio Conte. L’ex grande nemico juventino torna in Italia dopo la parentesi agrodolce del Chelsea. Il suo approdo ad Appiano dovrebbe dare una spinta importante al mercato, visto che l’ex ct dell’Italia è piuttosto bravo nel farsi accontentare dai suoi presidenti.
Proprio il mancato approdo in Champions League è costato caro a Gennaro Gattuso, che non continuerà la sua avventura al Milan. L’ex tecnico rossonero ha rifiutato al contratto in essere, lasciando tanti soldi, dimostrandosi ancora una volta uomo fuori dal comune in un calcio che s’è fatto sempre più industria. Al suo posto dovrebbe arrivare Marco Giampaolo, che dopo anni di gavetta e la beffa della panchina della Juve soffiatagli da sotto il naso, potrebbe finalmente arrivare in una big. Il Milan, però, ha due grossi problemi: la scure dell’UEFA che potrebbe estrometterla dalla prossima Europa League per problemi finanziari e una rosa da rivoluzionare in buona parte.
Chiudiamo con Roma, dove la Lazio è riuscita a confermare Simone Inzaghi, molto legato e apprezzato da Claudio Lotito, in questi giorni impegnato anche nella vicenda Alitalia, mentre la Roma, come già noto, si è separata con Claudio Ranieri, affidandosi a Paulo Fonseca, tecnico portoghese che ha fatto bene soprattutto in Ucraina alla guida dello Shakhtar.