PREMANA – Sopralluogo dei funzionari dell’ufficio lombardo del dipartimento della protezione civile che hanno visitato personalmente i punti più critici del paese di Premana: Teglio martoriato dalle frane e Giabbio.
Quest’ultima è l’area industriale e potrebbe venire messa in crisi dal dissesto del torrente Varrone, il cui livello di acqua è cresciuto di tre metri a causa dei detriti e degli alberi portati dalla grande piena provocata dalla bomba d’acqua della settimana scorsa. Per riportare la situazione nell’ambito della normalità il corso d’acqua necessita di pulizia sia in val Varrone che in val Marcia dove scorre l’affluente.
A Regione Lombardia spetta inoltre il compito di sistemare e mettere in sicurezza la strada di accesso al Pip, lavoro necessario a causa della scogliera spazzata via dalla forza del Varrone.
Oggi la sindaca Elide Codega ha consegnato ai tecnici di protezione civile Zaccone e Arizza le planimetrie e i video di tutte le zone interessate da frane e smottamenti comprese quelle sugli alpeggi e nelle strade agrosilvo pastorali da cui si deduce bene lo stato di crisi del comune dell’alta Valle. Nel frattempo gli alpigiani, rinboccatisi le maniche, si sono già attivati per il ripristino alla loro portata.
Per quanto riguarda i rifugi le vie pedonali sono aperte, e presto compariranno i cartelli di attenzione alle frane per avvisare di fare attenzione soprattutto in caso di pioggia.
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