PRIMALUNA – Una festa dei Santi Pietro e Paolo piena di significati quella trascorsa dalla Comunità di Primaluna in occasione della patronale.
Prima di tutto gli anniversari di messa del prevosto don Marco Mauri e di don Ferdinando Mazzoleni, rispettivamente 20 e 55 anni, poi la processione eucaristica con lo stendardo dei Santi, quello di San Rocco e delle Figlie di Maria portati per le vie del paese dagli Alpini e dagli adolescenti animatori degli oratori, per ringraziare che durante l’alluvione del 12 giugno non ci siano state vittime e per come tutti abbiano lavorato per rimettere le cose a posto. Lo ha sottolineato il sindaco del paese Mauro Artusi presente con quello di Parlasco Renato Busi al termine della lunga cerimonia religiosa che ha visto l’intera comunità radunata nella Prepositurale per la messa.
“Mi permetto di ringraziare chi sta sopra di noi perché ne siamo usciti senza vittime. Con tanti danni materiali, però siamo tutti qui a festeggiare e di questo possiamo ringraziare chi ha guardato sa lassù la nostra Comunità”. “Voglio sottolineare – ha proseguito Artusi – quello che ho visto in questi giorni, in questo momento difficile tanta gente è corsa anche da fuori lavorando come se si fosse a casa loro per aiutare chi aveva subito danni, per rimettere in sesto quello che era stato distrutto. Il risultato è qui da vedere: chi viene da via fa fatica a comprendere quello che è successo. In pochissimi giorni è stato fatto il miracolo di ripristinare. Tutti hanno lavorato come se si trattasse della loro casa: gli Alpini, la Protezione Civile, la Croce Rossa tutti indistintamente”.
“Ho avuto la consapevolezza che se stiamo insieme si fanno grandi cose e possiamo renderci conto di quello che possiamo fare. Dobbiamo usare questo evento brutto per iniziare a lavorare seriamente insieme nelle nostre Comunità. Mi ha commosso molto vedere tante persone lavorare insieme senza chiedere nulla in cambio, e disponibili anche da fuori per darci aiuto. Che questa sia un’occasione per ripartire con un altro passo”.
Don Ferdinando ha sottolineato come “l’onore di essere qui oggi è dato dal fatto che ricordiamo accanto ai Santi Apostoli il 20° di ordinazione presbiterale e anche il mio 55°. Tra l’altro in questa chiesa e in questa solennità ho celebrato la messa solenne nel 1964: la terza dalla mia ordinazione. Penso che migliore occasione non ci sia per ricordare questi anniversari che la festa dei due giganti della evangelizzazione e santità come sono Pietro e Paolo. Grandi Santi e pure vicino a noi, alla nostra vita. Gesù ci ha scelto senza nessun nostro merito perché ci ha amato da sempre chiamandoci ad essere suoi ministri portatori della sua parola e del suo perdono”.
I fedeli della Comunità Pastorale Madonna della neve hanno voluto regalare ai due sacerdoti e a suor Rosanna dei semplici presenti per ringraziarli della loro instancabile opera in mezzo ai fedeli. A don Mauri è stata regalata una chiave realizzata da un fabbro della Comunità che fa da portachiavi ad altre chiavi raccogliendo le chiavi di tutte le nostre parrocchie “Perché tu custodisci le chiavi delle chiese dove è presente il Signore Gesù”.
A don Ferdinando è stato regalato un orologio da parete con tutte le foto delle chiese perché “Ci insegni che il tempo è prezioso e va speso bene. Questo ti aiuterà a ricordare a ogni istante della tua vita le parrocchie che tu servi, dove celebri la messa.” Invece a suor Rosanna è stato regalato in occasione del suo anniversario un cesto di tisane “Perché – ha detto don Gianmaria – dopo le diverse giornate dove tu svolgi il tuo servizio ti puoi riposare bevendo una calda e buona tisana”.
Al termine un rinfresco in oratorio ha concluso la calda e intensa serata radunando tutti i presenti per un momento conviviale.
I tre riconoscimenti:
Le foto della festa patronale: