CASARGO – Sono appena una decina gli alloggi affittabili via internet in Alta Valle, qualcosa in più nel resto della Valsassina.
Numeri ridicoli, in un mondo in cui Airbnb e le altre piattaforme digitali consentono a milioni di ‘host‘ di mettere a disposizione le loro seconde case, ricavando qualche profitto anziché regalare esclusivamente tributi allo Stato tenendo sfitte le abitazioni.
Se n’è parlato nel convegno (davvero affollato) andato in scena mercoledì sera nella sala civica del Comune di Casargo, con il sindaco Antonio Pasquini a fare da ‘host’ e la presenza degli esperti Claudia Pattarini vicepresidente di “Ospiti per Casa” e Antonio Rocca, presidente dell’Ordine provinciale dei Commercialisti di Lecco. A dare ‘spessore’ anche politico il consigliere regionale Mauro Piazza.
Pasquini ha sottolineato come il patrimonio immobiliare complessivo del suo paese rappresenti sei volte quello delle prime case dei residenti. “Non possiamo accettare che la Valsassina rimanga indietro sul fronte turistico, mentre altrove poco distante da qui (vedi Lago, ndr) sono già diversi passi più avanti sul fronte degli affitti brevi”.
Il partecipato incontro di Casargo sembra comunque essere solo la prima di una serie di iniziative per “smuovere” la situazione. Significativamente, lo ‘step‘ iniziale lo ha compiuto uno dei sindaci più giovani del territorio.
G. D. B.