BARZIO – Riunione partecipatissima, lunedì sera, quella che ha visto raccogliersi a Barzio i rappresentanti della stragrande maggioranza dei Comuni che danno vita alla Comunità Montana VVVR.
Un gruppo di amministratori del centrodestra “allargato” che ha messo a punto la nuova governance dell’ente montano; non solo Forza Italia – che pure esprime molti dei 26 sindaci della CM – ma anche elementi dell’area più ampia nonché (da confermare ma le trattative sono molto avanzate) il delegato di un Comune importante e a guida leghista come Colico. E Davide Ielardi in questo senso diventerà assessore ma si parla per lui pure di una possibile vicepresidenza del direttivo.
A presiedere questo organismo che è un po’ la ‘giunta’ della Comunità sarà l’ex sindaco di Barzio Fabio Canepari con una squadra formata, oltre che da Ielardi per il Lago, dai rappresentanti di Val d’Esino e Valsassina con Premana e Parlasco.
Se si aggiunge che la presidenza dell’assemblea resterà alla Valvarrone, ecco rispettati in pieno i criteri di equilibrio “geopolitico“, accontentando un po’ tutte le aree di questa vasta entità che parte dall’Alto Lario per salire fino in Valsassina e sfiorare Lecco (con Morterone).
Di seguito l’anticipazione di VN sui nomi a cui verranno assegnate le principali cariche in occasione dell’assemblea inaugurale del nuovo corso post-Signorelli, il prossimo 17 settembre:
Presidente direttivo: Fabio Canepari (Barzio)
Presidente assemblea: Ferruccio Adamoli (Valvarrone)
Assessore Davide Ielardi (Colico)
Assessore Pietro Pensa (Esino Lario)
Assessore Elide Codega (Premana)
Assessore Dino Pomi (Parlasco)
Rimangono da decidere altri incarichi, in particolare le vicepresidenze di direttivo e assemblea e i presidenti di Centro Zootecnico e Parco della Grigna. Per quest’ultimo, finora era automatica la doppia investitura con il n. 1 della Comunità Montana alla guida anche del Parco – ma non sono da escludere sorprese in materiao. Infine, vanno indicati i 4 assessori “supplenti”, una sorta di panchina rispetto ai titolari ufficiali delle deleghe – dalla quale in precedenza sono già subentrate diverse riserve.
Tutto fatto?
Più o meno. Nel senso che la complessa struttura della governance di Pratobuscante è stata delineata e approvata, dopo un lungo lavorìo che ha visto protagonista la Valsassina e che ieri ha ottenuto un via libera unanime e “di massa“. Resta all’orizzonte la labile presenza – tutta da verificare – di una possibile minoranza guidata in modo autonomo e “fuori contesto” da Introbio.
Proprio a Villa Migliavacca staserà si terrà una riunione di questa “mini fronda“, alla quale l’esuberante sindaco Airoldi ha invitato quasi tutti i primi cittadini dei quasi 30 Comuni dell’area. Radio politica riporta che potrebbero essere più o meno in 4 (un po’ come i famosi amici al bar di Gino Paoli), ma non è da escludere l’arrivo magari per pura curiosità di qualche ulteriore invitato.
Da qui a parlare di una autentica opposizione, specie dopo l’evento “massivo” di ieri a Barzio, ce ne corre. Ma la speranza, specie in Centro Valle, è pur sempre l’ultima a morire.
RedPol