CORTABBIO (PRIMALUNA) – Un piccolo raggio di sole dopo il buio dei mesi passati, possiamo descrivere con queste parole la visita dell’arcivescovo Mario Delpini a Cortabbio. Sono le 17 e le campane della chiesa di San Lorenzo iniziano a suonare a festa, i forti rintocchi portano un po’ di gioia e serenità alle orecchie dei cortabbiesi, i fedeli fremono, mancano solo venti minuti all’incontro con Sua Eccellenza.
La piccola chiesa inizia pian piano a riempirsi, dai più piccini agli anziani, la presenza di una tale autorità ecclesiastica incuriosisce un po’ tutti. Un’ultima controllata per assicurarmi che tutto sia in ordine ed accompagnato dalla dolce melodia delle campane mi posiziono in pole-position per vedere da vicino l’Arcivescovo. Come ogni vip che si rispetti, Sua Eccellenza Delpini si fa attendere qualche minuto in più del previsto, ma alle 17:27, scortato dai nostri Alpini e dal parroco don Marco Mauri fa il suo ingresso nel piazzale della chiesa di San Lorenzo e prima di recarsi alla Casa del Padre si ferma sul ponte per vedere e per quanto sia possibile cercare di comprendere ciò che ci è accaduto più di due mesi fa.
L’ingresso in chiesa è trionfale ed è accompagnato da un lungo applauso, il Monsignore parla pochi minuti ma tocca diversi punti. La fede per esempio, dice che bisogna sempre avere fede nel Signore, sia nei giorni belli che in quelli meno belli, il timore poi, dice di non essere timorosi e di affidarsi sempre a Lui, perché lui ci accompagna sempre, in qualsiasi momento della giornata (chiaro riferimento al disastro che ci ha colpiti a giugno), discute poi sulle preghiere, il Padre Nostro non sia una poesia detta a memoria ma una preghiera detta sinceramente dal cuore, prima di recarsi per la messa in Prepositurale di Primaluna benedice tutti noi e si ferma con i fedeli presenti per una foto di gruppo.
È stato un incontro davvero piacevole e divertente, vedere tanta gioia nei più piccoli e soprattutto negli occhi degli anziani ha causato in me delle forti emozioni, sono sicuro che entrambe le parti siano rimaste enormemente soddisfatte dall’evento, e sono pronto a scommettere che il buon Mario non tarderà a tornare a farci visita, e perché no, magari si porterà dietro anche qualcuno di più importante, vestito di un altro colore…
Marco Marongiu