BARZIO – Non erano funghi velenosi ma è bastato cuocerli male per intossicare un’intera tavolata. Domenica a Barzio non sono passati inosservati prima i mezzi di soccorso e poi la notizia di dodici persone soccorse per intossicazione alimentare.
“Presumibilmente funghi” riferì Areu, tranquillizzando inoltre sulla non gravità delle condizioni dei pazienti nonostante l’ingente dispiegamento di forze. I commensali sono stati ricoverati negli ospedali di Lecco, Merate ed Erba e nessuno di loro ha riportato conseguenze serie. Nel frattempo sono stati analizzati i funghi responsabili della vicenda: si tratta di Boletus Luridus.
Sono funghi – spiegano gli esperti – non particolarmente apprezzati dai buongustai ma non per questo cattivi, è necessario però cuocerli almeno 20 minuti per far sì che il calore disperda determinate tossine che altrimenti possono creare, come successo, principi di intossicazione. Fughi dunque da non scottare né saltare, ma da cuocere a lungo.
Inoltre Wikipedia raccomanda “di non consumarlo insieme a grosse quantità di alcolici in quanto contiene sostanze che, pur essendo innocue, rallentano il metabolismo dell’Alcol etilico facendo accumulare acetaldeide nel sangue, e procurando in tal modo un senso di ebbrezza e di nausea che può durare anche diverse ore”. Nel caso specifico tutte informazioni non scientificamente dimostrate, sostiene invece l’esperto interrogato da Valsassinanews, sebbene sia valido il consiglio più generale di non eccedere mai con l’alcol quando nel menu ci sia un qualunque tipo di fungo, sempre per prudenza riguardo agli effetti delle tossine.
La consulenza degli esperti è particolarmente utile perché questa è una tematica molto complessa e non si limita alla distinzione tra commestibili o velenosi. Occorre dunque usare tutta la prudenza possibile e non rischiare di ingerire funghi di cui non si è certi della commestibilità. Proprio per questo è possibile farli controllare raccolti dagli esperti dell’Ispettorato Micologico della Ats Brianza, basta anche solo una telefonata per ricevere consigli su cottura, assunzione, etc…
Ispettorato Micologico di Bellano
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Cesare Canepari
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