I recenti aumenti hanno sferrato un ennesimo attacco all’economia delle famiglie e hanno colpito soprattutto quelle che non si sono ancora adeguate alla riforma e non sono transitate al Mercato Libero dell’Energia, per mancanza di informazioni o per il timore di fare un passo falso. Vediamo dunque alcuni dati e le prospettive offerte dal passaggio definitivo al mercato libero, programmato per luglio 2020.
Il costo dell’energia domestica
Secondo l’analisi del Centro Studi Impresa Lavoro, nell’arco di otto anni il costo dell’energia elettrica domestica ha registrato un netto aumento. Non va meglio nelle altre nazioni europee: gli aumenti, infatti, hanno colpito pesantemente anche Paesi come Regno Unito, Spagna, Francia e Germania. Nello specifico, nella nostra Penisola il costo è aumentato dell’8,8%, passando da 0,1943 €/kW (2010) a 0,2114 €/kW (2018). Considerando un consumo medio familiare di 3.000 kW annui, si arriva a ben 634 euro di spesa. Un esborso sul quale pesano anche le imposte, che rappresentano il 36,1% del totale.
Risulta in crescita però anche l’apporto energetico dato dagli impianti di energia rinnovabile sparsi sul territorio, che nel 2018 hanno coperto il 18,1% del fabbisogno nazionale; il contributo più importante è stato quello dell’idroelettrico, che ha prodotto il 36% in più rispetto al 2017, insieme a quello delle bioenergie per il riscaldamento domestico.
L’arrivo del Mercato Libero
Con l’entrata in vigore dell’obbligo ad aderire al Mercato Libero a partire da luglio 2020, le cose cambieranno e i consumatori potranno riscontrare effetti positivi sul piano economico. Chi non ha ancora provveduto al passaggio sta perdendo l’occasione di sfruttare le tariffe proposte da alcuni fornitori di energia elettrica come Vivigas Energia che, al fine di acquisire consistenti fette del nuovo mercato, stanno mantenendo prezzi molto concorrenziali. Nel caso in cui si resti ancorati al Mercato di Maggior Tutela fino all’ultimo si perde dunque innanzitutto la possibilità di aggiudicarsi un prezzo più conveniente, dato dalle attuali proposte al ribasso (e a prezzo bloccato, cosa che difende dagli sbalzi del Mercato gestito dalle tariffe ARERA). Per chi invece volesse valutare già da ora il passaggio, è bene sapere che questo è totalmente gratuito e non comporta alcuna sospensione dei servizi. Inoltre, si tratta di un passaggio che non è vincolante, non presentando clausole di permanenza; si tratta quindi di un rapporto flessibile, che può cambiare non appena si trovi una nuova compagnia che risponda meglio alle proprie esigenze.