Buongiorno sig Direttore, le espongo brevemente il comportamento della gestione Eolo per quanto riguarda i contratti eolo 10 plus in valle, nella fattispecie il mio ma dopo una breve indagine tutti gli altri analoghi.
Siamo stati contattati a metà luglio 2019 con una roboante mail nella quale si magnificava il “dono” dell’aumento di banda e conseguente velocità di connessione (timeo Danaos et dona ferentes) con aumento del canone mensile di oltre 4 € “obbligatorio” nel senso che o venivano accettate le condizioni proposte oppure era possibile interrompere il contratto senza penali “bontà loro”.
Una offerta che “non si può rifiutare” per usare un termine più che adatto alla situazione in essere dal momento che non esistono connessioni dignitose in valle tali da poter effettivamente abbandonare con soddisfazione un provider che adotta condotte similari dello stampo di cui sopra.
Una ulteriore chicca non prevede più nemmeno la possibilità di depotenziare un contratto variato unilateralmente, come era previsto prima, quindi in sintesi o accetti i nostri aumenti o puoi andartene.
Sottolineo che il contratto stipulato anni addietro non prevedeva aumenti ma la famosa frase “per sempre” di cui tanto si abusa oggi, quindi in conclusione siamo obbligati a pagare un aumento per un servizio non richiesto, senza possibilità effettiva di recedere in quanto che non esiste un servizio alternativo efficiente ed inoltre per le mie necessita le prestazioni del contratto attuale erano più che sufficienti .
Giudichi Lei se è il caso di sottoporre all’attenzione dei suoi lettori questa condotta, ma dopo quanto letto ad Esino Lario non mi lascia stupito più di tanto, si tratta di questione di principio.
Cordiali saluti
Lettera Firmata