VALSASSINA – Si sprecano specie nelle piazze ormai più frequentate di quelle autentiche (i social) immagini strepitose di tavolate e cassette di funghi raccolti a chili in questo agosto 2019 che verrà ricordato per l’eccezionalità della “produzione“.
Re porcino è presente nelle cucine di tanti valsassinesi e villeggianti, e stavolta la quantità di bottino preso nei nostri sottoboschi è proprio da record: 5 chili in un colpo, sette chili e mezzo (quelli dell’articolo che state leggendo), addirittura venti chili alla volta….
Grande gioia per gli attivissimi fungiatt e per chi poi potrà cibarsi di questo appetitoso frutto della terra ma…
C’è un ma. La Regione regolamenta il limite massimo di raccolta giornaliera per persona: tre chilogrammi, salvo che tale limite sia superato per la raccolta di esemplari di Armillaria, genere per il quale non sono fissati limiti quantitativi.
Tre chili dunque. Si può discutere sulla congruenza della norma, ma questa esiste. E naturalmnte viene violata senza tanti problemi, da parte di centinaia di appassionati che – specialmente in annate fortunate come questa – vanno ben oltre i 3.000 grammi quotidiani imposti dalla Regione.
In Italia esistono decine di migliaia di leggi, di vario genere, e lo sport nazionale è fregarsene, grazie anche ad alcuni aspetti collaterali quali la prevenzione inesistente (alzi la mano il fungiatt “beccato” da chi dovrebbe controllare i famosi tre chili oltre alle modalità di raccolta, e la certezza della “pena” – anche qui, estremamente improbabile vedersi sanzionare la dose eccessiva quotidiana di porcini e fratelli minori).
E poi c’è la Legge Regionale 31 marzo 2008, n. 10 – Disposizioni per la tutela e la conservazione della piccola fauna, della flora e della vegetazione spontanea. Normativa pressoché sconosciuta ma che meriterà un capitolo a parte con un articolo specifico.
Perché ad esempio, chi è a conoscenza del fatto che “Dal 1° ottobre al 30 giugno di ogni anno è vietata la cattura di tutte le specie di rane” o ancora che “Ogni raccoglitore può prelevare un quantitativo massimo di mirtilli pari a un chilogrammo per giornata di raccolta. È consentita la raccolta con le sole mani nude e, ove sia operata da più raccoglitori congiuntamente, il quantitativo massimo giornaliero complessivamente consentito è pari a quattro chilogrammi di mirtilli“?
La conoscenza delle leggi, anche in un campo in cui i controlli sono così sporadici, è importante e se a farsene carico non sono i famosi “enti preposti” sono i media a svolgere un compito divulgativo – che a volte può risultare anche curioso e interessante, come in questi casi.
Alla prossima puntata.
RedAmb