BARZIO – Martedì Fabio Canepari, già sindaco di Barzio a cavallo tra vecchio e nuovo millennio, verrà “incoronato” nuovo presidente della Comunità Montana.
Fatto noto, anticipato mesi fa da VN e originato da un ampio accordo tra i sindaci di Valli e Lario “sponsorizzato” dal centrodestra e in particolare da Forza Italia.
Minimissimo il contrasto politico, anche la famosa “fronda introbiese” pare essersi liquefatta e insomma a giorni ci dovrebbe essere una votazione pressochè unanime per il passaggio delle consegne da Carlo Signorelli ad appunto Canepari.
Tutto liscio? Quasi.
Ci mette lo zampino – anche se la cosa non pare almeno per ora suscitare forti emozioni – una lettera, anonima, che sta circolando in queste ore ed è stata indirizzata ai sindaci di Introbio, Primaluna, Taceno, Premana, Colico e Bellano oltre che alla nostra redazione. Destinatari in qualche modo significativi (pochi primi cittadini, alcuni dei quali parte della minuscola area non felicissima della scelta del nuovo presidente), ma la lettera sta facendo comunque rumore perché nel giro di poco è già circolata in quasi tutti i municipi e in altre stanze “che contano”.
VN ne sta verificando il contenuto.
Aggressivo e fortemente critico verso Fabio Canepari e alcuni suoi “sostenitori” quand’era sindaco di Barzio (Giacomo Camozzini, Michele Cavallier, Umberto Locatelli), relativamente al progetto della “famigerata pista Bobbio-Barzio”. Pista che, afferma l’anonimo estensore, “nessuno voleva” e alla fine, tra annessi e connessi sarebbe costata “oltre 6 milioni di euro”.
Al di là dell’attendibilità che può avere uno scritto non firmato, rimane il gesto, forte e compiuto proprio poco prima dell’insediamento del nuovo n.1 della C.M.
Nelle prossime ore sentiremo alcuni protagonisti della vicenda descritta nella lettera anonima.
RedPol