PERLEDO – Domani, martedì 17 settembre, si insedierà la nuova assemblea della Comunità Montana che designerà il direttivo dell’ente e il presidente (sarà il barziese Fabio Canepari), successore dell’uscente Carlo Signorelli.
VN ha intervistato quest’ultimo, tracciando un bilancio del suo mandato e gettando uno sguardo sul futuro di Signorelli (recentemente entrato nel ‘governo’ del BIM – Bacino Imbrifero Montano di Gravedona. Nelle risposte, mai banali, anche qualche spunto interessante.
Ad esempio sui rapporti con Sagra delle Sagre e Nameless, ma non solo.
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Lascia la C.M. con quale bilancio personale?
È stata un’esperienza amministrativa interessante e stimolante che ha consolidato il rapporto coi Sindaci e col nostro territorio. Non a caso una parte delle nostre Giunte sono state organizzate nei singoli municipi a testimonianza della vicinanza con i problemi locali che la nostra Amministrazione ha voluto dare. Avevamo inizialmente alcuni problemi amministrativi e un contesto esterno incerto sul futuro dell’Ente. Lasciamo oggi un Ente in buona salute che può guardare al futuro con ottimismo.
Quando è arrivato è parso quasi un “commissario”, più che un presidente. Si riconosce della definizione? E poi come è proseguita l’esperienza?
Non è proprio così. Più che altro è stata la formula politica inconsueta la vera novità. Segno dei tempi con poche risorse, poca voglia di perdersi nei litigi locali a favore di una politica di più ampio respiro che guarda allo sviluppo economico di un territorio con molte potenzialità. Il dato di una sola astensione e nessun voto contrario nelle 25 Assemblee è emblematico. Abbiamo condotto, a mio avviso, un buon lavoro con una squadra stabile, leale e trasparente nell’interesse del territorio al di là delle diverse appartenenze politiche. L’occasione è quella di ringraziare i due segretari che si sono alternati (Amedeo Bianchi e Giulia Vetrano) e il personale che ci ha costantemente supportato.
Finirà bene la ‘querelle‘ con la Ceresa sulla Sagra delle Sagre?
Comunque finisca noi usciamo con la coscienza a posto. Il contratto stipulato 5 anni fa si è mostrato inadeguato nei contenuti e nei termini economici, considerando anche le novità intervenute come il museo della Fornace, la riqualificazione dell’area di Prato Buscante le sue evidenti potenzialità. Emblematico il fatto che la manifestazione Nameless col suo rilevante impatto economico, abbia portato nelle casse della Comunità Montana solo 750 euro.
A fine mandato si è “vantato” di avere distribuito circa 2,5 milioni in 5 anni. Con quasi 30 Comuni sono meno di 20mila euro/anno. Un risultato così esaltante?
Modesto se paragonato al passato quando le potenzialità di finanziamento erano molto maggiori; buono se calato nell’attuale contesto, con il merito che ci prendiamo di aver mobilizzato oltre 1 milione di risorse economiche non utilizzate. E qui parliamo solo di contributi ai Comuni. Poi ci sono i trasferimenti e il finanziamento per le Aree interne con 15 milioni di euro potenziali per i comuni interessati e ricadute su tutto il territorio. Questo è stato un vero successo inaspettato, probabilmente il più prestigioso nei nostri cinque anni.
Vale più la presidenza di una Comunità Montana o la presenza nel direttivo del BIM?
La CM ha un connotato sub-provinciale, il BIM ha una valenza politica che coinvolge necessariamente gli equilibri politici regionali come l’ultima campagna per la presidenza ha dimostrato. Possiamo dire che con l’esperienza della Comunità Montana – e delle Arre interne – al BIM si può lavorare molto meglio e con più profitto per il territorio.
Come vede la nuova governance della Comunità Montana V.V.V.R.?
I presupposti sono buoni e per larga parte in continuità con la nostra amministrazione. Il contesto politico di partenza era molto diverso ma questo non impedirà di far esplodere le potenzialità di un Ente che ha ritrovato una prospettiva stabile per il futuro: il nuovo bando per l’area di Prato Buscante, il consolidamento delle gestioni associate e lo sviluppo dell’area sciistica sono le prime importanti sfide.
Quale ruolo politico futuro per Carlo Signorelli?
L’organo esecutivo del BIM sarà un’altra interessante esperienza amministrativa per me. Ma credo che accetterò le diverse sollecitazioni che sto ricevendo per tornare ad interessarmi del Comune di Perledo, chiamato a gestire l’inaspettata esplosione turistica degli ultimi 4 anni con oltre 30mila presenze estive. Nessun incarico diretto ma la mia esperienza a disposizione del sindaco e amico Nando De Giambattista per qualche progetto innovativo.
S. T.