BARZIO/INTROBIO – Ore 20, sede della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera. Tutti presenti i delegati dei Comuni di valli e lago per la prima assemblea del nuovo corso, con il voto per il direttivo che successivamente designerà come noto alla presidenza dell’ente il rappresentante di Barzio, Fabio Canepari.
Nel bel mezzo della partita di Champions dell’Inter (ci han provato, a spostare l’orario, ma qualche milanista gliel’ha impedito…) prenderà corpo dunque la nuova governance della Comunità. Un’elezione ampiamente annunciata, scontata ormai, con un’unica curiosità da soddisfare: il voto della cosiddetta “fronda” che mesi fa s’era palesata, rovinando un po’ la festa del gruppone del centrodestra lanciato verso una solidissima maggioranza in CM.
Con parole di fuoco contro la politica il sindaco di Introbio Airoldi aveva rotto il fronte, tentando con una convocazione a villa Migliavacca (sfortunata: nel bel mezzo del maltempo di quest’estate era poi saltata) di raccogliere il presunto malcontento di altri Comuni. Sulla carta non più di 4-5, comunque un piccolo fastidio per il cartello a favore di Canepari.
Pare però che, oltre alla defezione “obbligata” di Sueglio dopo il commissariamento di quel municipio, anche altri potenziali sodali di Airoldi e del suo delegato in odore di conflitto d’interessi Benedetti si siano defilati e insomma questa sera c’è il rischio che proprio il direttore della Sagra inviato in assemblea si ritrovi solo soletto a fronteggiare una maggioranza “bulgara”.
Oltre a lui infatti potrebbero esserci pochissimi delegati – se non nessuno – pronti a votare contro Canepari e il suo direttivo.
Una sconfitta annunciata.
Ma anche una clamorosa retromarcia con “ravvedimento finale” verrebbe vista come una brutta figura introbiese – se non altro per quelle frasi al curaro dell’animoso sindaco verso chi aveva indossato la famosa “casacca” (di Forza Italia, ndr) in nome della politica.
Insomma, comunque vada, per Airoldi e Benedetti sarà un insuccesso. Mentre l’unico altro voto contrario (o di astensione) potrebbe giungere da Pasturo, dove il rappresentante in CM Guido Agostoni avrebbe tutte le ragioni di non aggregarsi al nuovo governo dell’ente dato che lui, ex vicepresidente, una casacca la indossa ma è notoriamente quella del PD.
Ai posteri la poco ardua sentenza sulle mani che si alzeranno per votare.
Nel bel mezzo di Slavia Praga-Inter.
VN
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