LECCO – Una questione “valsassinese” scuote l’assetto ecumenico del consiglio provinciale di Lecco. Ancora una volta al centro del dibattito sono i conti dell’APAF, l’agenzia controllata da Villa Locatelli che gestisce la scuola alberghiera di Casargo.

Approvato il consuntivo dello scorso anno con un “rosso” di 16mila euro, la previsione per il 2019 è di un buco in crescita, fino ai pronosticati 112mila euro. Se n’è dunque parlato nella seduta di lunedì in provincia, con uno scontro all’interno del centro destra, incarnato dai capigruppo della lega Simonetti da una parte e di Libertà e Autonomia Micheli dall’altra.

Dopo la relazione della consigliera delegata ai rapporti con l’Apaf, la PD Agnese Massaro, Stefano Simonetti ha sparato ad alzo zero finendo per astenersi sul voto conclusivo. “Una astensione critica – ha dichiarato l’esponente del Carroccio -, col timore è che anche per quest’anno il bilancio di Apaf si chiuda in rosso. Il CDA ci deve spiegare, e noi continuiamo a chiederlo, come pensi di mettere in riga i conti della Scuola: cinque anni fa il costo per il personale ammontava a 940mila con 28 dipendenti, nel 2018 era cresciuto a oltre un milione e 400mila euro con 40 persone al lavoro” (su questo dovrebbe rendere conto soprattutto il precedente consiglio di amministrazione, ndr).

Dichiarazioni che non sono piaciute a Mattia Micheli, che ha parlato di “occasione persa” per un appoggio unanime al Cfpa, con la Lega avevamo un gentlemen agreement rispetto al Cda di oggi: ci hanno già fornito presentato i piani di risanamento dei conti e di sviluppo futuro della scuola alberghiera.

Assente in aula l’altra consigliera leghista Zambetti che nella seduta precedente aveva presentato un question time sui problemi dell’organico del Cfpa, quest’ultima vicenda non è stata affrontata ma è apparsa stridente la posizione dei due, alla luce del successivo intervento di Simonetti.

RedPol