INTROBIO – Un momento di forte coinvolgimento emotivo al cimitero di Introbio quando, nella giornata di ieri, una delegazione dell’Anpi Provinciale di Lecco e della Valsassina e le rappresentanze istituzionali e sociali del territorio hanno ricordato il sacrifico dei partigiani caduti durante il drammatico rastrellamento avvenuto nell’autunno del 1944.
In quel periodo Introbio era dichiarata “zona di guerra” e proprio da lì partirono ad ottobre alcuni reparti SS e della Rsi sui sentieri, per snidare i nuclei combattenti antinazisti e antifascisti.
Sei partigiani catturati vennero fucilati al cimitero del paese il 15 ottobre nel punto in cui oggi sorge una lapide con i loro nomi accanto a quelli di altri caduti in Grigna e Biandino in quelle stesse settimane di terrore.