BARZIO – È stato uno dei casi politici oltre che tecnici di maggior peso prima dell’insediamento dei nuovo vertici della Comunità Montana: lo “scontro” dai toni anche aspri tra la Fornace e la società che ha in affitto per sei anni (più altri sei) l’area antistante la C.M., quella dove si tiene la Sagra delle Sagre, è stato al centro del dibattito quando l’ente comunitario, allora presieduto da Carlo Signorelli, ha deciso di disdire unilateralmente il rinnovo di quell’accordo, in scadenza nel vicino 2020.
Uno scazzo vero e proprio, condito dalla discesa in campo dei legali della Ceresa srl – titolare dell’affitto e organizzatrice del fierone di agosto.
Allora, si era a luglio di quest’anno, prima la Comunità Montana giudicò non congruo il canone dell’area (fissato a 16mila euro/annui), poi dispose una perizia condotta da un professionista – il presidente del collegio dei Geometri di Lecco, qui in veste privata -, che indicò in 30mila euro la giusta misura per l’affitto.
Un po’ il canto del cigno dell’amministrazione Signorelli, che poco prima del suo addio bloccò i termini in vista della scadenza del preavviso di disdetta. Gesto che scatenò la reazione dell’ex segretario provinciale della Lega e imprenditore Pucci Ceresa. Un muro contro muro che fino a ieri pareva destinato a proseguire, con la C.M. saldamente ancorata alla disdetta e la società di Oggiono altrettanto fermamente intenzionata a contestare, pure sul piano legale, quella scelta.
Nel mezzo, le voci intorno alla querelle parlavano di un bando che l’ente comunitario avrebbe lanciato per affidare la gestione della zona della Sagra – aperto a tutti, Ceresa srl compresa, ma su cifre più congrue almeno dal punto di vista del titolare dell’area (la C.M. per l’appunto).
Nel frattempo, si è insediata la nuova governance di Pratobuscante, che rispetto al quinquennio precedente presenta una novità di rilievo – politicamente parlando: la presenza ai vertici della Comunità di un assessore e di un (mini) gruppo della Lega – “rinforzato” a sorpresa dal vecchio liberale Riccardo Benedetti, guarda caso direttore da decenni della Sagra stessa e neo leghista.
C’è già allora chi maligna su un presunto “raffreddamento” del clima da guerriglia amministrativa sul fronte della Sagra. Frutto proprio dell’allargamento al Carroccio della maggioranza “bulgara” di Forza Italia?
Per ora si parla di indiscrezioni, ma la cartina tornasole della situazione è molto semplice. Se nei prossimi mesi o ancor prima si assisterà a una “marcia indietro” della Comunità Montana che tornerà a più miti consigli verso Ceresa, allora la voce risulterà verificata e in quel caso lo stesso ente si troverà in qualche modo “smentito” rispetto alle azioni della precedente giunta; diversamente, in caso di effettiva presentazione di un bando per la nuova gestione dell’area allora la “linea Signorelli” troverebbe conferma, ridimensionando le indiscrezioni di cui sopra.
VN
.
DOSSIER SULLO SCONTRO C.M.-CERESA:
SAGRA, CERESA AL CONTRATTACCO: “FACCIO RISPONDERE DAI MIEI LEGALI”