BARZIO – Già erano 3 contro tutti (22), prima dell’imprevisto passaggio di uno di loro al gruppo della Lega. Poi quando si è trattato di compiere un gesto “pratico” – ovvero l’ìndicazione del nominativo di chi, per la minoranza, doveva rivestire l’incarico di vicepresidente, ecco che si trovano in difficoltà e chiedono il rinvio del punto all’ordine del giorno dell’assemblea.

Siamo in Comunità Montana, dove la sera dell’insediamento si era manifestata una “quasi opposizione” incarnata dai rappresentanti di Introbio, Pasturo e Primaluna. Tutti e tre si erano astenuti sulle linee programmatiche della maggioranza e del presidente Fabio Canepari – e in casi come questo l’astensione è in poratica un “no”. Successivamente, giorni dopo, la sorpresona, con l’entrata dell’astenuto Riccardo Benedetti (delegato di Introbio in CM) nel gruppo leghista insieme all’unico altro esponente del Carroccio Davide Ielardi da Colico. Fatto spiazzante per gli altri due (Agostoni e Artusi) tanto che appunto questi ultimi martedì hanno ottenuto di rinviare la scelta del vicepresidente di spettanza delle minoranze. Evidentemente, per un motivo o per l’altro quel nome era proprio quello di Benedetti, ma la giravolta dell’introbiese ha messo in difficoltà un po’ tutti – non solo gli astenuti della prima ora.

Non è un mistero infatti che questa posizione “particolare” sia vista con curiosità (quantomeno) anche all’interno della maggiornza formata da 20 forzisti e e appunto dal leghista Ielardi.

La domanda che circola negli ambienti politici valsassinesi è: ma questo, da che parte sta? L’ex columnist di VN è quello della sera di settembre in cui si è astenuto, non dando il voto di Introbio a Canepari, oppure il membro di un gruppo (Lega appunto) che appoggia quella stessa giunta?

Dell’assemblea di ieri, rimane allora un’immagine emblematica – che pubblichiamo di seguito. I tre astenuti ora sono distanti, distantissimi. Benedetti sulla sinistra (della foto), Artusi e Agostoni a destra nell’immagine. I cerchi rossi aiutano a comprendere. Distanza fisica, ma evidentemente anche “politica”.