Il costo del mantenimento dell’auto è sicuramente una delle voci di spesa più importanti nel bilancio familiare degli italiani. Si consideri solo che in Italia, in media, avere un’auto comporta una spesa di circa 1515 euro annui. Una cifra che, nonostante oscilli a seconda delle diverse regioni italiane, incide notevolmente sul proprio bilancio annuale. Ma il dato diventa particolarmente allarmante se si considera che ben il 50% di queste spese di gestione sono relative al costo del carburante. Ebbene sì, il rifornimento della propria auto è il prezzo più influente dell’intera spesa annuale di manutenzione.
È ragionevole quindi chiedersi se sia possibile in qualche modo tagliare tali spese e diminuire il carico economico dovuto al rifornimento e al prezzo sempre crescente del carburante.
Si può realmente risparmiare sulla benzina?
I fattori di risparmio
Qui di seguito sono stati selezionati dei piccoli accorgimenti che possono contribuire ad un effettivo risparmio sulla spesa relativa al carburante. Anche se non si può infatti influire direttamente su tasse, accise e sul prezzo oscillante del greggio, esistono comunque delle buone pratiche di guida e di rifornimento che limitano consistentemente il costo complessivo delle spese legate alla benzina.
Chilometraggio
Prima di tutto è bene osservare che il dato relativo al costo del carburante e la disparità di spesa calcolata nelle diverse regioni italiane deriva non tanto dal prezzo stesso della benzina ma dall’utilizzo chilometrico della vettura. Ovvero, il risparmio maggiore si raggiunge soprattutto limitando i chilometri percorsi. Il che significa che, se non per delle reali necessità, si può riconsiderare di lasciare la propria vettura a casa e utilizzare mezzi alternativi, quali autobus e bicicletta, per tutte le altre mete giornaliere. Inoltre sono in crescita in Italia i servizi di car sharing e car pooling, grazie alle iniziative di alcuni comuni con il sostegno di varie associazioni ambientaliste. Questi servizi permettono di garantire le proprie esigenze di mobilità anche e soprattutto nelle fasce lavorative, permettendo di rinunciare al possesso di un’automobile privata o di condividerne le spese di carburante e manutenzione.
Guida tranquilla
Evitare uno stile di guida ‘sportivo’ non è solo un fattore di sicurezza ma anche di risparmio! Si calcola infatti che adottando una guida equilibrata si può risparmiare fino al 30% sul consumo del carburante. Si tratta quindi di evitare le brusche frenate e utilizzare l’acceleratore con moderazione per non sforzare il motore, in particolare alla ripartenza da un semaforo rosso o da uno stop.
La scelta del distributore
È una buona regola per il risparmio fare attenzione ai prezzi. Non solo il prezzo del carburante può oscillare enormemente da un giorno all’altro secondo le fluttuazioni internazionali del costo del greggio ma il vero divario risiede in realtà nella scelta del distributore. Prima di tutto la scelta del self service piuttosto che del servito può ammortizzare di molto il costo totale di ogni rifornimento. Ma, secondo l’indagine condotta da Altroconsumo, il grosso risparmio avviene con la scelta del distributore, ovvero secondo il ‘tipo di insegna’. All’interno della stessa città di fatto si possono trovare grosse divergenze. Le cosiddette ‘pompe bianche’ per esempio, offrono dei prezzi molto vantaggiosi: grazie alla vendita di un prodotto ‘non di marca’, le pompe bianche si presentano come i ‘grossisti’ nell’ambito del commercio del carburante.
Inoltre secondo la stessa ricerca di Altroconsumo, i prezzi più elevati in Italia si trovano in media sulle autostrade e nei distributori situati nelle circonvallazioni. Una buona pratica per il risparmio, è quindi quella di rifornire il proprio autoveicolo prima di entrare in autostrada, possibilmente avendo valutato attentamente i prezzi esposti.