CASARGO – Dal leone montano di Introbio, passiamo al bianco Legnone di Casargo, tema del nuovo episodio della rubrica degli stemmi del territorio.
Un territorio, quello di Casargo, ampio e vario, sparso tra le sue cinque frazioni principali, il fondovalle ed i comprensori dell’alpe Giumello e di Paglio.
Guardando lo stemma del Comune si può notare come il verde la faccia da padrone, il verde dei prato e dei boschi in cui è immerso il borgo. Spicca sul fondo il profilo innevato del monte Legnone incorniciato da due rilievi che rappresentano l’alpe Paglio e il monte Muggio.
Una strada – ben evidenziata – sale sino al valico di Piazzo, spartiacque tra Valsassina e Valvarrone ed antica via di collegamento tra la vicina Valtellina e la pianura.
Attraversati da un cartiglio tricolore, cinque cerchi dorati nella parte alta dello stemma raccontano la frammentazione di quello che oggi è il territorio comunale: Casargo, Codesino, Somadino, Indovero e Narro sono le cinque frazioni principali di Casargo rappresentate dai cinque cerchi, i quali potrebbero avere un significato sportivo legato alle discipline invernali. Si pensi ai comprensori sciistici del paese: Giumello vanta il primato di più vecchia stazione sciistica della Lombardia: i primi sciatori arrivarono qui già nell’inverno del 1939.
Menzione a parte meritano le frazioni di Narro e Indovero. Nel diciottesimo secolo Narro con Indovero erano uniti e formavano un comune autonomo, senza dipendere in nessun modo da Casargo. Con l’organizzazione del dipartimento del Lario nel regno d’Italia nei primi anni del 1800, il comune di Narro con Indovero venne aggregato al comune di Vendrogno.
Sino al 1879 il comune mantenne la denominazione di Narro con Indovero, successivamente assunse la denominazione di Indovero. Nel 1924 il paese risultava incluso nel circondario di Lecco della provincia di Como.
Nel 1928 Indovero venne aggregato al Comune di Casargo e con Narro.