PRIMALUNA – Anche per questo Natale è arrivata in Valsassina nella Comunità Pastorale Madonna della neve la fiammella della Luce della Pace. Il parroco don Marco Mauri ha invece ricordato il significato della Luce della Pace: “Si tratta di una tradizione iniziata dagli scout viennesi, nel 1986, i quali poco prima di Natale vanno a Betlemme ad accendere una candela alla Chiesa della Natività. A dicembre ogni anno da quella fiamma ne vengono accese altre e vengono diffuse su tutto il pianeta come simbolo di pace e fratellanza fra i popoli e da quattro anni arriva anche in Valsassina”. Dei lumini sono stati quindi distribuiti alle cinque parrocchie della comunità e ai molti genitori e bambini presenti così da portarle a casa e metterle nel presepe.
Luce della Pace che inoltre ha guidato il caratteristico presepe vivente a conclusione della Novena di Gesù Bambino svoltasi dal 16 dicembre nelle varie comunità. Iniziativa inaugurata tre anni fa che sta diventando una tradizione con un crescendo di partecipazione e consenso. I gruppi di bambini e genitori si sono ritrovati ad Introbio, Vimogno, San Pietro e Cortabbio, per arrivare al ponte di ferro di Primaluna per poi salire al Cappello d’Alpino dove è stata allestita una grotta con la Natività davanti alla quale si sono svolti i canti natalizi e due zampognari hanno eseguito brani dedicati. Molti bambini e ragazzi erano vestiti da angioletti e pastorelli e recavano in mano una lanterna o lampada luminosa.
Don Marco ha invitato i presenti a pregare per le famiglie, i bambini e gli ammalati concludendo con la recita del Padre Nostro. Al termine un rinfresco a base di vin brulè, té caldo, torte e biscotti offerto dagli alpini dei gruppi locali in un suggestivo scenario illuminato dai falò.
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