MOGGIO/BARZIO – Il 30 dicembre 1944 al “Baitone della Pianca” alla Culmine di San Pietro vengono catturati dal 1° battaglione mobile della Brigata Nera “Cesare Rodini” di Como 36 partigiani. Alcuni fanno parte della 55a brigata fratelli lli Rosselli, altri della 86a Giorgio Issel, un radiotelegrafista inglese ed una interprete austriaca.
Franco Carrara, partigiano della Issel, tenta la fuga ma viene ucciso nel prato antistante la baita. Gli altri verranno tutti condotti a piedi a Introbio. Il giorno dopo, 31 dicembre, mentre i prigionieri vengono caricati su due camion Mina (Leopoldo Scalcini) tenta la fuga e viene ucciso. In giornata dieci partigiani vengono fucilati davanti al cimitero di Barzio, stessa sorte per altri tre a Maggio di Cremeno.
Nel settantacinquesimo anniversario del loro sacrificio, l’Anpi provinciale di Lecco torna nei luoghi della guerra partigiana tra Valsassina, Valtorta e Valtaleggio e rievoca i 40 giorni del rastrellamento di quel dicembre, uno tra gli episodi più drammatici e cruenti della Resistenza sul nostro territorio.
Martedì 31 dicembre alle 10 appuntamento ai cimitero di Maggio per la commemorazione dei fucilati di Maggio, alle 10:30 la cerimonia si sposta verso quello della Robiasca a Barzio. Interverrà Casto Pattarini a nome dell’ANPI provinciale di Lecco, con la partecipazione della Provincia di Lecco e dei Comuni di Lecco, Ballabio, Barzio, Cassina Valsassina, Cremeno, Dalmine, Introbio, Monza, Morterone, Moggio, Osnago, Pasturo.
Foto copertina di repertorio