CORTENOVA – Era nell’aria, lo avevano capito ormai un po’ tutti ma ieri è giunta “brutale” la conferma che – soprattutto per la giustificazione legata al meteo – sta mandando in bestia gli utilizzatori della strada: si concluderanno solo il 21 aprile infatti i lavori di sistemazione all’alveo del torrente Rossiga, a Cortenova.
Nella giornata di lunedì è arrivato il sopralluogo al cantiere che interrompe ormai da mesi la Provinciale 62 costringendo a un lungo giro proprio mentre si registra la contemporanea chiusura per un mese del tratto della stessa SP tra Pennaso e il ponte di Tartavalle nel Comune di Taceno. Insomma, un “trappolone” che rende complicatissima la circolazione nel tratto finale della Valsassina e successivamente verso Bellano.
Incazzatissimi gli interessati diretti e indiretti (che sono tanti, fra residenti, operatori commerciali e turisti/villeggianti), specialmente dopo che la Provincia ha “giustificato” il ritardo dei lavori – la cui conclusione era prevista per dicembre – parlando di “intense e prolungate precipitazioni che hanno caratterizzato i mesi di ottobre, novembre e dicembre” e di lavori che hanno subito “ripetuti rallentamenti e interruzioni, tali da non permettere la posa del nuovo ponte e la conseguente riapertura della strada”.
Piovono le proteste e le critiche, giunte al nostro giornale attraverso mail, social e in altre vie. Poche volte abbiamo ricevuto un riscontro così immediato e polemico su un tema. ve ne diamo conto attraverso una sintesi (minima davvero) delle opinioni più significative in materia. Dalle quali abbiamo “tagliato” i commenti maggiormente offensivi…
UNA RUSPETTA UNA al lavoro per settimane e poi ci vengono a dire che è colpa della pioggia?Ma sono seri???????
Giorgio, via telefono
Dovrà essere fatto d’oro questo ponte, in 7 mesi si fa un’ autostrada non un ponte di 10 metri che buffonata
Marco, via Facebook
Buongiorno , ho appreso dal vostro giornale che i lavori ( come era sott’inteso ) subiranno un notevole ritardo rispetto al previsto dicembre 2019 . i disagi del maltempo si dovrebbero mettere in conto sopratutto in mesi invernali . ma non sta a me definire le difficoltà. La mia indignazione sta nel fatto che non si è presa nessuna premura per chi sta subendo il disagio di rumori , dati dalla strada sissestata , dai tremori delle abitazioni dovute dal passaggio a velocità molto elevate, sopprattutto di camion . Non basta un cartello di divieto kmh 30 , se dobbiamo sopportare ancora 4 mesi … nel vostro articolo si cita il 20 aprile (MA NON SI DEFINISCE DI QUALE ANNO!!!) vanno presi provvedimenti seri , VELOX O DOSSI . La via Don Selva di sera è preso come circuito di Monza e nessuno sembra rendersene conto . Ci siamo rivolti già al comune , ma siamo al punto di partenza, come a settembre !!!
M. via mail
Praticamente ” raddoppiato” il periodo di chiusura…alla faccia delle precipitazioni
Marco, via Facebook
Hanno messo una ditta in subappalto scarsamente attrezzata a lavorare piano piano piano, si sapeva benissimo che la data del 20 dicembre era una buffonata, avrebbero fatto una migliore figura a dire fin da subito ” riapriamo ad aprile “. Intanto noi che lavoriamo e su quella strada ci viviamo, paghiamo questa organizzazione scandalosa. Si vergognassero.
Un commerciante, via Whatsapp
Mi sembra giusto, ritardano due mesi per il maltempo quindi gliene servono altri 3, oltre a quello che già hanno di ritardo visto che doveva riaprire il 24 dicembre e siamo al 13 gennaio. Complimenti agli organizzatori
Eleonora, via Facebook
RedVN
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