LECCO – È stata riqualificata da violenza privata e minaccia aggravata ad abuso d’ufficio e violazione del Codice della Strada l’accusa nei confronti dell’ispettore della Questura cittadina P. B. da parte del PM di Lecco Pietro Bassi, in relazione al clamoroso inseguimento – originato in Superstrada, proseguito lungo la Bellano-Taceno a forte velocità e conclusosi a Margno, quando l’auto del poliziotto in borghese aveva raggiunto il furgoncino condotto da un uomo, G. T..
Ora si discute dell’utilizzo o meno dell’arma dell’ispettore; quest’ultimo nega da sempre la circostanza di averla “spianata”, ma solo estratta e puntata verso terra nella concitata discussione a fine corsa avvenuta il 13 giugno del 2017.
Venerdì prossimo, il giudice Chiara Arrighi emetterà la sentenza su questo caso che ha fatto molto discutere in Valsassina e non solo.
RedCro
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