SAN GIOVANNI BIANCO (BG) – Morta nella notte tra sabato e domenica “la biondina della Val Taleggio”, Piera Vitali, staffetta partigiana tra Valsassina e Val Brembana, arrestata e torturata dai fascisti a San Vittore. Piera Vitali aveva 96 anni ed era componente onoraria dell’Anpi provinciale di Bergamo.
“Grazie Piera, che la terra ti sia lieve” la saluta Mauro Magistrati presidente dell’Anpi bergamasca. I funerali si terranno domani, martedì 18 febbraio, alle 14.45 nella chiesa di San Rocco di San Giovanni Bianco.
Piera è nata a Settimo Milanese il 19 dicembre del 1923. Dopo qualche anno si trasferì con la famiglia a Sottochiesa di Taleggio, in provincia di Bergamo. Gli anni della sua gioventù sono segnati dalla Seconda Guerra Mondiale quando, appena ventenne, entra nella Resistenza come staffetta delle squadre partigiane che operano in Val Taleggio, Valsassina e Val Brembana.
Anche suo fratello, Vitalino, partecipa alla lotta di Liberazione: insieme a Davide Paganoni “Mario”, è comandante dell’86ª Brigata Garibaldi “Issel”, operante in Val Taleggio.
Arrestata dai fascisti, che riuscirono a scoprire la sua identità, viene torturata affinché parli e riveli i nomi e i luoghi della Resistenza bergamasca. Piera resiste e viene trasferita a Monza, poi a Milano nel carcere di San Vittore.
Il 23 dicembre 1944, pochi giorni dopo il suo ventunesimo compleanno, viene caricata su un pullman diretto ai campi di concentramento tedeschi, e insieme ad altri partigiani, riesce a rompere un finestrino del bus, a lanciarsi e a fuggire. Ritorna a casa salva il 30 dicembre 1944.
C.C.