BARZIO – L’origine di questa riunione l’abbiamo anticipata in esclusiva qualche settimana fa. Occorreva affrontare in modo coordinato e non in massa – dunque creando una mini rappresentanza delegata a “trattare” – il tema della richiesta avanzata dal Comune di Barzio, una serie di ‘extra’ spese, stimate in circa 11.700 euro. derivanti dal massiccio afflusso di turisti e sciatori ai Piani di Bobbio in una stagione climaticamente eccezionale.
Palazzo Manzoni ha messo sul piatto diversi costi “ampliati”, paradossalmente, dal grande successo dell’inverno 2019/20: più Polizia Locale, più lavoro volontario, maggiore quantità di rifiuti prodotti, servizi extra eccetera eccetera. Rivolgendosi a ITB, commercianti del paese e non ultimo il composito panorama di operatori che ruota intorno al comprensorio sciistico di Bobbio.
Quest’ultima realtà è storicamente complessa, i soggetti sono tanti (decine) e muovono un’economia rilevante tra rifugi, noleggi, maestri di sci e altri ancora. Attività diversificate, non sempre d’accordo tra di loro – ma anche all’interno della stessa categoria non manca mai qualche incomprensione.
Ecco la necessità, percepita un po’ da tutti, di trovare un equilibrio tra le parti e soprattutto di restringere il numero delle persone deputate a discutere – con il Comune ed eventualmente con altri – quando si tratta di “rappresentare Bobbio“. Stavolta pare che il risultato sia arrivato, dopo una riunione davvero “ecumenica”, andata in scena l’altra sera con la partecipazione pressoché totalitaria degli interessati: c’erano tutti, salvo un operatore impossibilitato a partecipare che però ha delegato un altro collega.
E dall’incontro è scaturito il famoso “comitato” atteso e finalmente messo in piedi. Come previsto sono 4 i referenti o portavoce.
Prossimamente incontreranno il sindaco Giovanni Arrigoni Battaia per affrontare la questione dei famosi extra e altre tematiche.
Si tratta di Domenico Arrigoni Marocco, Katia Plati, Sharon Colombo e Francantonio Corti. Rappresentate così tutte le categorie principali dell’universo di Bobbio.
L’osservatore smaliziato a questo punto avrà colto che al di là del metodo e dei nomi, manca nella narrazione un aspetto assai rilevante ovvero la posizione del comitato e in generale degli operatori di Bobbio sul tema dei soldi richiesti dal Comune. Qui il lavoro del cronista si fa difficile: tra tanto riserbo, diciamo che la sensazione non è esattamente positiva – ovvero non sembrerebbe esserci gran voglia di aderire alla proposta del municipio. Forse più avanti si discuterà di “quantum“, comunque ora è il tempo dell’attesa: quella per la data del fatidico incontro tra le attività dei Piani di Bobbio e Palazzo Manzoni. Perlomeno, sarà un meeting “ristretto”.
RedBar