FLANGE E LAME, GLI OPERAI A CASA. PRUDENZA IN QUASI TUTTE LE AZIENDE, MA ALL’APPELLO MANCA LA PIÙ GROSSA



CENTRO VALLE – Cresce fino a dirsi quasi al completo il numero delle industrie metallurgiche che responsabilmente chiude i capannoni e permette ai lavoratori di rispettare l’isolamento imposto dal Coronavirus con le proprie famiglie.

Dopo i primi annunci alla fine della scorsa settimana, da oggi altre aziende del distretto delle flange hanno rallentato la produzione adottando le disposizioni di sicurezza, incentivato dove possibile lo smart working e ad ogni modo assecondando le preoccupazioni degli operai usufruendo – nella più parte dei casi – dell’istituto delle ferie collettive.

Stessa linea di prudenza adottata nel distretto delle lame. Anche a Premana le attività sono ferme, “una risposta di comunità – la descrivono Emilio Castelli della Fim Cisl e Ivan Martorano della Fiom Cgil – che dimostra l’interesse collettivo nel tutelare non solo i lavoratori”.

“Stiamo ricevendo dalle Rsu le modalità con cui verranno sospese le attività – precisano i sindacalisti -, al momento i provvedimenti riguardano questa settimana lavorativa ma è tutto in divenire. Aspettiamo l’imminente Consiglio dei Ministri che dovrebbe snellire le procedure per accedere agli ammortizzatori e concedere i congedi parentali”.

Diversamente dal resto delle realtà industriali valsassinesi a Cortenova non ha intenzione di fermarsi la produzione nella più grande delle aziende del distretto: in una nota alle sigle sindacali è stata assicurata l’applicazione delle procedure di sicurezza e anticontagio per salvaguardare i circa 300 lavoratori.

RedEco

 

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