LECCO – “300 dipendenti infetti, assenza grave di dispositivi di protezione, incapacità di prevenire il contagio nei vari presidi, incapacità di gestione del personale senza formazione adeguata, nessun piano di sicurezza pandemico, incapacità di applicare correttamente la rilevazione degli stati febbrili dei dipendenti. Ora basta non chiamatici eroi ma carne da macello“.
È scontro aperto quello tra le Rsu degli ospedali lecchesi e la direzione dell’Asst, con i primi che considerano totalmente disattese le richieste fatto il 9 marzo e ribadite il 16 all’azienda sanitaria.
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