BRASILE – Continua la nostra ricerca dei valsassinesi all’estero che, paese dopo paese, ci stanno raccontando come gli altri Stati vivano l’emergenza legata al Coronavirus.
Nell’articolo di oggi ci spostiamo in Sud America, più precisamente in Brasile, da dove ci giunge la testimonianza di un compaesano lontano da casa da ormai otto anni.
Questa la sua lettera:
Sono originario della Valsassina, abito in Brasile da ormai 8 anni. Da quasi una settimana siamo in casa a causa del virus; le scuole sono chiuse già da una settimana. Da sabato 21 marzo gli esercizi
commerciali sono chiusi, mentre restano aperti solo supermercati e generi alimentari, farmacie e servizi essenziali. Chi può come me lavora in home office.
Nella mia città di 400mila abitanti ci sono 3 casi confermati e 22 sospetti. Si è agito cercando di anticipare il peggio; la sanità pubblica purtroppo non avrebbe i mezzi necessari per affrontare una pandemia e per questo si esce il minimo necessario.
Abbiamo creato da alcuni mesi una Associazione Culturale Italiana in città che presiedo, e siamo in contatto diretto con il Consolato Italiano per informare eventuali provvedimenti ai pochi connazionali presenti nel territorio e ai moltissimi discendenti con doppia cittadinanza. Logicamente la preoccupazione maggiore è per i famigliari e amici in Italia.
Un abbraccio a tutta la valle.
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Rubrica a cura di Gabriele Gritti
Prossimamente racconteremo le esperienze di altri valsassinesi che stanno affrontando l’emergenza lontano da casa. Se volete partecipare scriveteci a info@valsassinanews.com o sulla nostra pagina Facebook.
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