CORTENOVA – Verso la ripartenza del distretto delle flange di Cortenova e limitrofi. Trova conferma la voce che dava prossimi alla riapertura i capannoni di alcune imprese valsassinesi del settore. Saranno circa un centinaio gli operai che verranno convocati per trascorrere in fabbrica la settimana santa.
Le officine interessate a rimettersi in moto sono proprio le ultime ad aver chiuso i battenti e per le quali dunque la serrata è durata un paio di settimane: 89 persone rientreranno alla “Ambrogino Melesi”, alcune decine di persone per quanto riguarda altre officine che decideranno di adottare la medesima posizione.
La pandemia dunque non sembrerebbe poter fermare la produzione di ingranaggi per l’estrazione del petrolio, né tantomeno attendere il fatidico 13 aprile, termine dell’attuale Dpcm sulla prevenzione del Coronavirus.
Una decisione discutibile e che trova totalmente contrarie le sigle sindacali: “Non condividiamo nel modo più assoluto questa decisione – affermano Emilio Castelli della Fim Cisl e Ivan Martorano della Fiom Cgil – ma se richiamare gli operai in fabbrica è una questione vitale che almeno lo si faccia in maniera graduale, interessando le commissioni e rispettando con rigore le norme di prevenzione prescritte dal Dpcm del 22 marzo”.
Nel distretto delle flange c’è anche chi ha fatto una scelta diversa, esempio sono le “officine Binda e Galperti” del sindaco di Cortenova: “Da noi – spiega – la produzione resterà chiusa sicuramente fino al 13 aprile; in azienda entra a rotazione solo del personale di uffici e logistica per rispondere a esigenze di urgenza ai clienti”.
RedEco
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