Bello diventare nonni. Io lo sono diventato ad agosto dell’anno scorso e vi posso assicurare che è un’esperienza fantastica.
Perché essere nonno non è come essere padre: un genitore non dorme la notte, deve pensare ai pasti, al biberon a cambiare i pannolini spesso, un nonno vede tutto dal di fuori, si gode il suo nipotino con il massimo della libertà.
Nei tempi del Coronavirus però noi nonni diventiamo improvvisamente virtuali. Quel calore che una carezza o un bacio sulla fronte può regalarti diventa all’improvviso una foto su whatsapp o un video di venti secondi.
Anche a questo ci si abitua e arrivi al punto di aspettare l’orario in cui la tua nipotina si sveglia per fare la videochiamata. All’inizio lei guarda da tutt’altra parte mentre tu da questa cerchi in tutti i modi di richiamare la sua attenzione, dopo la quinta chiamata inizi a capire che lei sa che sei dell’altra parte anche se ha soltanto sette mesi e inizia a vedere lo schermo del telefono.
La magia di essere nonno anche a distanza, anche virtualmente inizia ad avere un lato buono, la comunicazione diventa quasi reale e inizi a chiederle di muovere una mano, di fare un sorriso, di urlare.
La pandemia ci ha fatto diventare nonni virtuali, ma anche nipoti virtuali, zii e anche genitori. Il virus potrà tenerci lontani ma la tecnologia e soprattutto i nostri cuori ci tengono vicini, e quando loro cresceranno e ci chiederanno delle cose del passato racconteremo questi momenti speciali, momenti tecnologici pieni di amore e tenerezza, perché anche per noi nonni e per loro nipotini…
#andràtuttobene
Fer