MILANO – Da alcuni giorni si registra un incremento di danni da parte di cinghiali la cui incidenza sul territorio pare favorita dal rarefarsi della presenza umana e dalla sospensione dei piani di controllo, effetto delle disposizioni restrittive emanate nell’ambito dell’emergenza Covid-19.
Sono molte infatti le segnalazioni pervenute da imprenditori agricoli impegnati nelle attività di coltura. Per questo motivo Cia Lombardia ha inviato una lettera agli Utr provinciali per sollecitare la ripresa della pratiche di abbattimento della fauna selvatica.
“Come si legge infatti nella circolare emanata il 6 aprile 2020 dalla Direzione generale agricoltura, alimentazione, sistemi verdi e politico faunistico venatorie di Regione Lombardia – spiega Cia Lombardia – i corpi di polizia provinciale e metropolitana possono considerarsi non soggetti alle limitazioni emanate nell’ambito dell’emergenza Covid-19 e possono proseguire nell’attività di controllo faunistico anche con l’eventuale coinvolgimento dei proprietari dei fondi danneggiati, in possesso delle autorizzazioni di legge”.
“Riteniamo dunque urgente intervenire per arginare un annoso problema che in questi giorni si sta manifestando in modo ancor più grave” conclude la Confederazione Italiana Agricoltori.