BARZIO – “Due giorni intensi, in cui abbiamo cercato di far sentire tutti davvero a Casa”. Così la direttrice della struttura, Veronica Bonicalzi, nel descrivere Pasqua e Pasquetta a Casa Sant’Antonio di Barzio.
Pranzi speciali, personale entrato fuori turno per fare attività e compagnia agli ospiti, chiamate e videochiamate a tutti i parenti. “Sono stati due giorni molto intensi, in cui sembrava (quasi!) che fossero “normali giorni di festa”, anche se ovviamente nessuno riesce totalmente a staccarsi dal pensiero che tocca tutto il mondo”.
In cucina le cuoche si sono date da fare per coccolare con due menu straordinari tutti gli ospiti, le addette alle pulizie hanno supportato per preparare al meglio la Casa, assistenti e infermieri non solo hanno fatto il loro turno “abituale”, ma hanno anche festeggiato con gli ospiti per rendere queste giornate speciali. Un’infermiera e alcune assistenti sono entrate fuori turno per giocare, colorare, condividere momenti di spensieratezza con gli ospiti.
Insomma, sono state giornate speciali.
Don Alfredo Comi ha benedetto le uova, come da tradizione, e lunedì sono state condivise con ospiti e operatori. “Sabato siamo riusciti a fargli dire messa – racconta la direttrice -, con gli ospiti tutti collegati nei diversi piani in streaming: è stato importante poter avere anche un momento di spiritualità. Fondamentale”.
“Ringrazio tutti i miei collaboratori, che stanno dimostrando un’unione ed una voglia di “andare oltre” che è speciale e sorprendente. Ringrazio anche i parenti, che ci sostengono da lontano. Ringrazio i bimbi del progetto “toy” di Barzio, le Contrade per lo splendido video fatto per gli ospiti, lo Chalet di Barzio per i dolci pensieri. Ringrazio la cooperativa di cui orgogliosamente faccio parte, Nuova Assistenza, che fin dall’inizio ha protetto e permesso di proteggere ospiti e operatori con tutti i metodi e strumenti possibili”.
“E ringrazio tutti gli abitanti della Valsassina – conclude Veronica – , che ci fanno sentire sostenuti, sorretti e amari in questo periodo difficile. Grazie”.