Chi non si ricorda di quel martedì 11 settembre del 2001 quando le Torri Gemelle di New York vennero giù dopo gli attentati terroristici?

Era un martedì di quasi autunno, il sole riscaldava ancora e le notizie sono iniziate ad arrivare nelle prime ore del pomeriggio. Le voci si rincorrevano, si parlava dei palestinesi, dei kamikaze giapponesi, poi sono arrivate altre immagini, altro dolore.

Il mondo entrava in una nuova era. Nulla sarebbe stato più come prima. In questi due giorni di Pasqua ho avuto la stessa medesima sensazione di quel maledetto martedì di 19 anni fa.

Le strade sono vuote in Valsassina, il sole riscalda come in quell’11 settembre, la gente è rinchiusa in casa e guarda la televisione come quel giorno di quasi autunno. Non ci sono aerei kamikaze né bombe che esplodono ma c’è un virus che gira.

Il silenzio di quel pomeriggio del 2001 è quasi lo stesso di questi giorni del 2020, si sentono gli uccellini pigolare padroni di alberi e prati, qualche volpe attraversa la Provinciale indisturbata, quasi sorpresa di non dover correre per evitare essere messa sotto, in lontananza si sentono delle mucche in qualche alpeggio, farfalle, lucertole e api invadono tutto.

Tutto il resto è silenzio. Sta iniziando una nuova era anche in Valsassina, nulla sarà più come prima, il ricordo di questa Pasqua di campane al volo senza fedeli nelle chiese, una Pasqua di auguri farfugliati sotto mascherine di tutti i tipi, sguardi pieni di lacrime e paura. Una nuova era sta iniziando, esattamente come 19 anni fa.

Dopo quell’11 settembre 2001 nessuno sapeva come sarebbe stato il nostro futuro, anzi, nessuno poteva sapere se ci sarebbe stato un futuro, ma la vita riprese, pur con nuove regole, a scorrere nel quotidiano. Nel 2020, dopo una Pasqua di silenzio, ci sarà una nuova era e anche la Valsassina risorgerà come dopo quel maledetto martedì di 19 anni fa. Perché #andràtuttobene

Fer