INTROBIO – La celebrazione introbiese era già iniziata maluccio, quando il presentatore della manifestazione Riccardo Benedetti si era lasciato sfuggire un “25° anniversario” a proposito della giornata di sabato – in realtà si trattava del 75° anno dalla Liberazione. Ma è stato il discorso ufficiale del sindaco Adriano Airoldi ad essere notato per alcuni passaggi diciamo così “particolari”.
Un intervento pesantemente criticato da un nostro lettore del posto, che firmandosi “L’eco” ci ha inviato in materia una poesiuola civile. A dir poco graffiante:
Ancora una volta
Il sempre abbronzato
Dalla sintassi incerta
Sindaco del mio paese
Non ha perso l’occasione
Di mostrare la sua nebbiosa
conoscenza della storia.
Ha voluto trasformare il 25 aprile
Nella festa dei caduti
Nella festa dei bambini
In memoria del corona virus.
Non si è sentito pronunciare
“Liberazione dall’oppressore nazifascista”.
Solo nella lettura della lapide non ha potuto non pronunciare
“Antifascismo”
Noi che quella storia
L’abbiamo vissuta…Piero Magni,Bice Magni,Mario Cerati
E noi che l’abbiamo onorata…..
Italo Rupani, Eusebio Marconi, Fernando Rupani
Ti portiamo in cuore
Caro 25 aprile.
L’eco
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IL VIDEO DELLA CELEBRAZIONE A INTROBIO
CON IL DISCORSO DI AIROLDI
(l’inquadratura si raddrizza dopo pochi minuti)